The economists Anne Case and Angus Deaton first published their research on “deaths of despair” five years ago: white working-class Americans in their 40s and 50s were dying of suicide, alcoholism and drug abuse. Dal New York Times.

The economists Anne Case and Angus Deaton first published their research on “deaths of despair” five years ago: white working-class Americans in their 40s and 50s were dying of suicide, alcoholism and drug abuse. Dal New York Times.
Gabriel Zucman and Emmanuel Saez have crashed the Democratic primary with their idea, and angered some economists. Dal New York Times.
L’accordo raggiunto Usa-Cina non sembra così vantaggioso per Washington. Pechino disinveste però negli Stati Uniti e ciò profila una tendenza decoupling tra le due economie e a una nuova stagione di guerra fredda economica.
Le relazioni tra crescita della disuguaglianza economica e risultati del voto nelle elezioni presidenziali sono analizzate in un nuovo studio a livello dei singoli stati degli Usa negli ultimi vent’anni. Cattive notizie in arrivo per i democratici.
Il colosso Usa non vuole più investire in imprese che non siano “green”. Ma come socio di Benetton in Atlantia non pare molto interessato a manutenzioni di ponti e autostrade.
Dieci milioni di associazioni nel mondo che utilizzano nei propri siti la desinenza “org” corrono il rischio di dover pagare profumatamente una corporation, Ethos Capital, per continuare a usare il proprio indirizzo Web.
Neither side wants a fight, but that doesn’t eliminate the danger. The United States may stumble into the kind of regime change operation it carried out in Iraq and Libya, but this time on a much larger scale. Da Reuters.
Dai sumeri al nuovo secolo cinese passando per la Compagnia delle Indie, la breve storia del mondo nel libro di Vincenzo Comito è la storia di tante globalizzazioni.
Two decades after the protests in Seattle, the Two has failed to deliver on its promises. And more than the rules we have a hyperglobalization. Dal New York Times.
Anche se gli Stati Uniti non vogliono più vendere gli F35 alla Turchia, a causa dell’acquisto dei sistemi missilistici russi, Erdogan spadroneggia in Medioriente come membro della Nato, a scapito dei curdi. Ed è il terzo partner armiero italiano.