L’economista Usa, a Roma al forum della Comunità di Sant’Egidio, non ha dubbi: “La propaganda ci trascina verso il disastro nucleare”. Da Il Fatto.

L’economista Usa, a Roma al forum della Comunità di Sant’Egidio, non ha dubbi: “La propaganda ci trascina verso il disastro nucleare”. Da Il Fatto.
Le sociologue russe Lev Goudkov constate que l’attitude de la société russe vis-à-vis de l’« opération spéciale » en Ukraine relève plus de l’absence de résistance ou d’opposition, que d’un soutien réel. Da Le Monde.
“Le grandi potenze sono impegnate nella corsa alla militarizzazione dell’intelligenza artificiale”. Pubblichiamo qui un riassunto della relazione al convegno “Nuclear Weapons: New Risks” degli scienziati per il disarmo in programma a Castiglioncello il 21 e 22 ottobre.
Gli effetti di questo inclinarsi verso l’opzione nucleare ha tre obiettivi: circoscrivere il campo di battaglia all’Europa, mettere in discussione la deterrenza e far proliferare stati come Iran e Nord Corea. Da Il Fatto.
La produzione di semiconduttori è diventata l’attività più importante al mondo a livello industriale visto che i chip costituiscono i mattoni di tutta la civilizzazione numerica. Ma la loro produzione, super globalizzata, adesso va a singhiozzo. E il motivo è tutto geopolitico.
La guerra continua senza soste. Nato e Usa si sono impegnati a sostenere gli ucraini fino in fondo, senza che sia del tutto chiaro dove si trovi il fondo: prendono le distanze dagli atti più eclatanti. Da il manifesto.
La gestione della pandemia da parte della Cina, poi, viene spesso dipinta come “disastrosa”. Eppure, se guardiamo ai dati, la Cina, che ha 1 miliardo e 400 milioni, ha avuto solo 25 mila morti. Da Euractiv.
Putin fa riferimento al possibile utilizzo di armi nucleari e Biden ammette che il rischio di apocalisse è tornato. Gli scienziati del gruppo di lavoro sul controllo degli armamenti dell’Accademia dei Lincei insieme al presidente Antonelli e al Nobel Parisi chiedono in una nota immediati negoziati di disarmo nucleare.
La narrativa della stampa nazionale e internazionale semplicemente non ha senso ed è piena di evidenti contraddizioni. La pistola fumante è chiara e indica gli Usa. Da Trasform! Italia.
Alcune grandi compagnie come Apple, Google e Amazon stanno spostando produzioni in Vietnam e India dalla Cina ma il processo di decoupling va lento e presenta spinte in senso contrario. L’Europa si allinea agli Usa ma grandi aziende tedesche continuano a investire nel paese asiatico.