L’austerità è un’arma spuntata contro gli attacchi dei predoni della finanza. E la cessione di potere alla Bce non ci salverà. Riflessioni sul da farsi, a partire dalla lunga estate pazza
Archivio | Mondo
La Grande Crisi, l’Unione europea e la Sinistra
Per un’applicazione più “rigorosa” delle vecchie regole la Sinistra è inutile. Serve invece se c’è del nuovo da tentare, per rilanciare in Europa una crescita ricca di equità e di democrazia sociale
Quando l’Europa ha svoltato a destra
Le buone intenzioni di Lisbona 2000, la svolta neoliberale e gli errori di Europa 2020. Il risultato è una costruzione europea instabile, vulnerabile e impopolare. Si deve ripartire dall’economia della conoscenza e da un’Europa sociale. La vecchia strada ora porta alla depressione mondiale
L’Europa che c’è, e la politica per cambiarla
Il vizio d’origine dell’Europa è il rifiuto del modello federale, ma l’Europa che abbiamo va molto al di là della moneta. Non ripetiamo le occasioni perdute delle sinistre di governo e le campagne anti-Europa dei referendum che non hanno dato risultati. Il punto è cambiare le politiche europee
Il punto sulla crisi e sui suoi possibili sbocchi
Se fosse la tanto vituperata “finanza” a garantire la sopravvivenza alla way of life occidentale? Nel riflettere sulla crisi dell’economia mondo sono tante le possibili interpretazioni…
Il diritto al default come contropotere finanziario
Una finanza mondiale grande otto volte l’economia reale non è sopportabile. La politica monetaria aiuta la speculazione e solo il diritto all’insolvenza degli stati potrebbe smontarne il potere. L’Europa potrebbe cambiare le regole e unire le sue politiche fiscali
L’Unione che serve. Intervista a Giuliano Amato
L’azzardo del ’92, la fase “magica” dell’euro, la crisi. “Oggi è evidente che senza una più forte integrazione economica e politica la moneta da sola non può funzionare”. Ma con gli eurobond qualcosa potrebbe cambiare. “Il problema non è la Germania ma il governo che ha”
Solo un Leviatano può salvarci
Non è vero che i mercati hanno espropriato gli stati. È vero, invece, che gli stati hanno abdicato a favore dei mercati. È ora che tornino, dopo il fallimento dell’Unione così come disegnata dai Trattati
Crisi in Europa e Usa. Se una marziana ci visitasse…
Troppi profitti dalla finanza, troppo pochi dagli investimenti che servono all’economia e alla società. Mancano i consumi, la politica è assente, la crisi si aggrava. Dopo gli errori dell’Europa neoliberista, siamo all’autodistruzione del capitalismo?
Lo stato dell’Unione, tra mercato e democrazia
Un’unione politica senza politica economica, una moneta senza stato, una forma di governo senza governo e senza bilancio. L’integrazione europea si è appiattita sul mercato ma l’Europa non si esaurisce nelle politiche liberiste. Quello che serve sono nuove basi democratiche per il processo d’integrazione