Ho trovato molto apprezzabile il contributo di Sbilanciamoci!, Workers Act, sia per la critica al cosiddetto Jobs Act del Governo Renzi (contenuto nella prima parte) sia per lo sforzo di produrre proposte per l’occupazione e per la difesa dei diritti dei lavoratori cui è dedicata la seconda parte. Pur ritenendo molto importante questo sforzo e […]
Archivio | Lavoro
Per un nuovo internazionalismo del lavoro
Serve un “nuovo internazionalismo del lavoro”, che aiuti a superare la banalizzante retorica europeista e globalista degli anni passati senza tuttavia concedere nulla alle mistificazioni del nazionalismo
Il Jobs Act e la voce del padrone
Servono idee e modelli culturali che includano la dignità e il riconoscimento della importanza del lavoro. Tra le priorità da affrontare: la difesa dei servizi pubblici universali
L’insostenibile leggerezza del Jobs Act
La flessibilità del lavoro si può tradurre in salari più bassi e maggiori profitti. Ma senza un intervento pubblico che “guidi” il mercato, nulla garantisce che i profitti generati dal JA si traducano in maggiori investimenti. Una discussione aperta sui contenuti del Jobs Act e sulla proposta di Workers Act lanciata da Sbilanciamoci!
Jobs Act: l’Italia non è un paese per giovani
Malpaese/I decreti attuativi del Jobs Actc onfermano la giungla contrattuale: tra stage e voucher il lavoro rimane una giungla. A uso dei padroni
Il reddito minimo si può fare. Lo dice l’Istat
Il reddito minimo potrebbe costare quanto la somma data dagli incentivi per le assunzioni e il bonus Irpef – 14,5 miliardi di euro – o quanto una somma pari alla spesa militare italiana nel 2015 – 23,5 miliardi. Lo dice l’Istituto nazionale di statistica: il reddito è sì una misura costosa ma non impossibile
Disuguaglianze, il contributo del Jobs Act
Il Jobs Act servirà a ridurre le disuguaglianze? Come sottolinea l’Ocse in un recente rapporto, la maggiore occupazione può non avere effetti benefici sulla diseguaglianza quando si accompagna a livelli salariali modesti per i neo-entrati in attività e per chi lavora con contratti atipici
Occupazione, c’è qualcosa che non torna
I dati dell’Istat segnalano che l’occupazione cresce più del reddito. Significa che la produttività del lavoro, e quindi anche la competitività, sta scendendo pericolosamente
Disoccupazione, mancano le politiche attive
Un tempo politiche attive significava investimenti pubblici e privati per creare nuove opportunità di lavoro. Oggi i lavoratori sono gli unici chiamati ad attuare processi di cambiamento
Meridiana e le altre, tutte le crisi italiane
Forza lavoro/La via crucis di Matteo Renzi, tra cassintegrati dell’Alcoa ed esuberi della Whirlpool. Cronache di una politica industriale che non c’è