Nel volume Il costo della spedizione gratuita due studiosi americani curano un’indagine critica sul più grande colosso del capitalismo globale. Da Collettiva

Nel volume Il costo della spedizione gratuita due studiosi americani curano un’indagine critica sul più grande colosso del capitalismo globale. Da Collettiva
Bill Gates a Palazzo Chigi chiede mani libere al governo italiano che presiederà il G7 e coordinerà il dossier sull’Intelligenza Artificiale. Le recenti linee guida Ue vanno verso questa deriva: doppio standard di diritti, tra europei e migranti, e spazi per sorveglianza biometrica, senza controlli terzi.
Il britannico Sunak ha organizzato il 1° summit sui rischi dell’AI, gli Usa hanno creato un’Agenzia federale. Mentre si stimola l’hype, in un misto di paura e magnificazione, si rischia che la regolazione sia affidata alle Big Tech, proprietarie di tecnologie e dati. Mettendo nell’angolo sviluppatori indipendenti e società civile.
Dal recruiting alla differenziazione dei prezzi di beni e servizi, già oggi viene utilizzata l’Intelligenza Artificiale. E nel futuro quanto saranno autonome le macchine nei passaggi decisionali? E quali problemi si porranno? Compendio ragionato del convegno “Intelligenze al confine tra biologico e artificiale”.
L’indispensabilità dello smartphone, macchina per eccellenza di questa prima parte del secolo, solleva molte domande. La più intrigante è cui prodest? Chi ci guadagna? Sicuramente serve un suo uso più consapevole.
Sempre più persone lavorano per gli algoritmi e, nel farlo, perdono diritti. Nella Ue se ne calcolano 28 milioni che lavorano su piattaforma. La proposta di Direttiva Ue li trasformerebbe in subordinati. Ma non c’è via d’uscita dallo sfruttamento senza l’organizzazione del conflitto.
Accordo tra i ministri del Lavoro dei 27 per una direttiva Ue a tutela dei riders: basteranno tre criteri (su sette) per non essere più inquadrati come autonomi. In ballo 5,5 milioni di lavoratori in Europa. Da Repubblica.
La lettera di ricercatori e imprenditori come Elon Musk che chiede una moratoria nello sviluppo dell’Intelligenza artificiale generativa si focalizza timori di un futuro dispotico mentre nasconde il presente. Dietro l’IA, il trattamento dei Big data e le logiche, tutte umane, del dominio bianco per arrivare all’infocrazia.
Il programma di AI generativo ChatCPT, sospeso e poi riammesso in Italia, sta invadendo i mercati e riaccende il dibattito sulle ricadute di queste tecnologie innovative sul mondo del lavoro e sui possibili effetti disastrosi sulle competenze umane. Di sicuro niente che il mercato potrà regolare da solo.
Une centaine d’eurodéputés et plusieurs économistes, parmi lesquels Joseph Stiglitz, Aurore Lalucq et Gabriel Zucman, appellent, dans une tribune au « Monde », l’OCDE et l’ONU à instaurer un impôt international progressif sur l’extrême richesse. Da Le Monde.