Le spese per la difesa trainano l’intesa. Così anche Londra entra negli appalti militari comuni (al via il piano Safe da 150 miliardi). Le università britanniche resteranno invece appannaggio dei ricchi locali, niente Erasmus.

Le spese per la difesa trainano l’intesa. Così anche Londra entra negli appalti militari comuni (al via il piano Safe da 150 miliardi). Le università britanniche resteranno invece appannaggio dei ricchi locali, niente Erasmus.
La Commissione guidata da Ursula von der Leyen, influenzata dai venti di destra, sta buttando alle ortiche la legislazione europea volta a favorire la responsabilità sociale e ambientale delle imprese. Un appello di economisti da tutta Europa ne smonta la presunta efficacia.
Inizia la mobilitazione contro il Piano von der Leyen “Stop Rearm Europe”. L’allarme in vista della convergenza contro il vertice Nato del 21 giugno all’Aja: «Preparano un futuro di guerra».
Von der Leyen ha voluto accelerare l’iter di approvazione, che dovrà passare soltanto al vaglio dei rappresentanti dei governi in sede di Consiglio Ue, ma non all’Eurocamera. Da il manifesto
Reçue à la Maison Blanche, la présidente du conseil italien espérait profiter de ses convergences idéologiques avec le président américain pour faire avancer un éventuel accord commercial entre les Etats-Unis et l’Union européenne. Mais le dirigeant républicain n’a pris aucun engagement. Da Le Monde
L’export di Mosca verso l’Ue è crollato con la guerra in Ucraina, soprattutto via tubo, mentre via Gnl è salito del 60%. Continuare la dipendenza dal caro gas liquefatto made in Usa può essere un’arma negoziale sui dazi, ma si scontra con gli obiettivi di decarbonizzazione. Da Il Fatto
Gian Giacomo Migone, Luciana Castellina, Luigi Ferrajoli
4 Aprile 2025 | Sezione: Appuntamenti, EuropaTroviamoci, tutte e tutti, a Roma, il 5 aprile, all’appuntamento già indetto dal M5S, a manifestare per un’Europa unita per la pace, fondata sulla giustizia sociale e la democrazia, come l’hanno intesa Spinelli, Colorni e Rossi, dal carcere di Ventotene. Appuntamento alle 13 in piazza Vittorio.
Dietro all’imposizione delle tariffe da parte di Trump c’è la volontà di imporre ai partner commerciali e agli “amici” un dialogo sull’indebolimento del dollaro e garanzie sul finanziamento del debito Usa. Con una strategia da boss e spacciando sogni sul ritorno a posti di lavoro garantiti e ben retribuiti.
La sicurezza degli europei è messa in pericolo dal cambiamento climatico, dall’emergere di forze neofasciste, dalla guerra commerciale Usa e da possibili minacce militari. Il piano ReArm EU non risolve neanche i cruciali problemi dell’interoperabilità delle forze armate e degli approvvigionamenti.
Trump vuole da Zelensky un accordo di “risarcimento” più ampio di quello che era pronto a firmare prima della lite. Miliardari del cerchio magico trumpiano sono in pedana per accaparrarsi l’oro bianco, il litio, e il gas russo. Ong ucraine chiedono un audit sulle risorse e aste per le licenze.