La legge di bilancio ci porta in dono un aumento delle spese militari del 12%: 32 miliardi di euro. Gli italiani non sono d’accordo, certifica un sondaggio di Greenpeace. Si va rafforzando il complesso militar-industriale (e politico). Sbilanciamoci, Rete Pace e Disarmo, Greenpeace e Fondazione Perugia Assisi hanno lanciato la campagna “Fermiamo il riarmo”.
Archivio | Europa
Berlino al voto il 9 marzo: l’austerità fa tremare Scholz
La “coalizione semaforo” del cancelliere Scholz sembra al termine dopo che il ministro delle Finanze, Christian Lindner ha annunciato una politica economica di austerità dopo due anni di recessione della Germania. Da Il Fatto
GB, la manovra laburista: nuovi investimenti e più tasse
La cancelliera dello Scacchiere Rachel Reeves annuncia il programma economico del governo: 100 miliardi in infrastrutture nel corso della legislatura. Più tasse senza ritocchi sull’Iva. Alla Sanità 22,6 miliardi. Da Il Sole24ore
“Ferma il riarmo”: idee per sostituire le spese militari
Presentata alla Camera “Ferma il riarmo”, una nuova campagna per la riduzione delle spese militari, promossa da Perugi Assisi, Greenpeace, Sbilanciamoci! e Rete Italiana Pace e Disarmo. “Non vorremmo passare dal Green deal al War Deal”. Da Il Fatto quotidiano
An analysis of the new European fiscal rules
Bernhard Schütz, Dario Guarascio, Francesco Zezza, Philipp Heimberger, Sebastian Gechert
16 Ottobre 2024 | Sezione: Alter, Economia e finanza, Europa, Nella reteOctober 15th marks the deadline for European Union member states to submit fiscal plans, influencing economic stability and public debt for years to come. Da Social Europe
Leonardo-Rheinmetall, l’annuncio dell’intesa
La joint venture paritetica sui veicoli militari di terra avrà sede in Italia, valore complessivo 20 miliardi di euro in 10 anni. Da Il Sole 24 ore
Un’analisi delle nuove regole fiscali europee
Dario Guarascio, Francesco Zezza
30 Settembre 2024 | Sezione: Economia e finanza, Europa, primo pianoIl nuovo patto di stabilità prevede criteri di spesa rigidi per paesi con deficit eccessivi come il nostro ma, come in un recente studio, è dimostrato che questi criteri rischiano di avere un effetto negativo sulla crescita e quindi controproducente sul debito.
«Draghi guarda al passato. Finanziare le imprese non cambia lo sviluppo»
Intervista all’economista Mario Pianta sulle molte ombre del piano presentato da Mario Draghi. Gli investimenti con il debito europeo dovrebbero costruire una diversa traiettoria di sviluppo. Da Valori.it
La nuova Commissione UE alla prova della transizione
Il punto, nome per nome e ruolo per ruolo, sulle nuove nomine della Commissione Europea guidata da Ursula von der Leyen: il Green deal resta forte con la spagnola Teresa Ribera, ma serve l’appoggio di società civile e industria verde. Da Greenreport.
Perché il rapporto Draghi non è il piano Delors
Il piano intende colmare il profondo gap europeo nell’innovazione e nella ricerca, incluso nel settore difesa. Ma i limiti maggiori riguardano la governance, tanto che l’enorme investimento richiesto rischierebbe di trasformarsi in un gigantesco bancomat per le industrie.