Paolo Impagliazzo, Comunità di Sant’Egidio: “La manifestazione di Roma è fondamentale per opporsi all’idea che la guerra in Ucraina sia ineluttabile”. Da Collettiva.it
Il movimento per la pace italiano si prepara a una manifestazione nazionale di popolo, indetta per il prossimo 5 novembre a Roma. Più di 500 adesioni dal mondo dell’associazionismo, da sindacati e società civile. Sarà una giornata “apartitica”, hanno spiegato i promotori di Europe For Peace, presentando una piattaforma che avanza tre richieste: cessate il fuoco immediato tra Russia e Ucraina, una conferenza internazionale di pace sotto l’egida Onu e messa al bando delle armi nucleari. A Paolo Impagliazzo, segretario generale della Comunità di Sant’Egidio, tra le promotrici della manifestazione, chiediamo di spiegarne le ragioni. “Era necessario – spiega Impagliazzo – che il movimento per la pace riprendesse la parola. È venuto il momento di cambiare la narrazione di questa guerra, una narrazione che è arrivata a sdoganare persino lo scenario del conflitto atomico. È fondamentale opporsi all’idea che la guerra sia ineluttabile. Per questo la manifestazione del 5 novembre è più che mai importante. Abbiamo la speranza che il popolo della pace, che ha agito in maniera carsica durante la guerra in Siria, possa di nuovo far sentire la propria voce”.