L’asse economico, politico, tecnologico, del globo si va spostando verso Oriente: negli ultimi anni sono i paesi emergenti a contribuire per circa i tre quarti alla crescita globale e così per i consumi.
L’asse economico, politico, tecnologico, del globo si va spostando verso Oriente: negli ultimi anni sono i paesi emergenti a contribuire per circa i tre quarti alla crescita globale e così per i consumi.
Il destino di Unicredit si lega alla crisi delle tedesche Commerzbank e Deutsche Bank e alla possibile fusione con Société Générale. La punta dell’iceberg del riassetto del sistema bancario europeo e mondiale.
Lo sviluppo cinese contro i profeti di sventura è ripreso e vari studiosi valutano per il 2019 un aumento del Pil del 6,0-6,5%, nonostante i dazi di Trump. Pesano sempre più i consumi interni e l’export verso altri paesi asiatici.
L’ultimo salvataggio è costato allo Stato 900 milioni di euro di prestito, ma la compagnia di bandiera ha di nuovo il fiato corto. Mentre soci (Easyjet) si sfilano o non si impegnano (Delta), il governo vuole buttare nel braciere Fs, forse in attesa dell’arrivo dei cinesi.
Ci sono 600 cantieri bloccati in un settore, quello delle costruzioni, che ha già perso 600.000 posti di lavoro e 120.000 piccole imprese. Ma la ricetta per uscire dalla crisi non è rilanciare le Grandi opere, anche inutili, o liberalizzare i subappalti e norme anticorruzione come intende fare il governo.
Sanders, Ocasio-Cortez, Warren, O’Rourke si confrontano per le primarie democratiche. Negli Usa torna a echeggiare la parola “socialismo”. Ma quali sono i programmi più a sinistra dei democratici?.
Impiegare sulle linee produttive robot è ormai più economico che utilizzarvi persone e questo anche nei Paesi dove il costo del lavoro è estremamente basso. Le novità nel dibattito sull’influenza dell’innovazione digitale nella divisione del lavoro.
La disputa Cina-Stati Uniti a partire dal primato di Huawei nella tecnologia G5. Con l’Europa in ordine sparso. Delle 20 più grandi imprese nelle tecnologie avanzate, 11 sono Usa e 9 cinesi. Nessuna europea.
E’ chiaro che per la ricostruzione del ponte non basteranno i 18 mesi preventivati. Ma per il gruppo dei Benetton va avanti l’acquisizione di Albertis, il patto per Cellnex, l’Eurotunnel e l’ad Castellucci resta al suo posto.
Il futuro dell’auto è segnato da incertezze su tecnologie, mercati e sui vincoli che verranno per le emissioni inquinanti. La Germania spinge l’Europa a rallentare i cambiamenti in programma.
