Prima di stracciare il trattato Inf, il 2 febbraio, gli Usa hanno avviato la costruzione del missile W76-2 nel Pantex Plant in Texas. Putin non è da meno: ha lanciato missili a Idlib in Siria. Ordigni più piccoli e utilizzabili.
Autori Sezioni: Rachele Gonnelli
Grosso guaio cinese nel mare del Madagascar
Il nuovo presidente, Andry Rajoelina, si insedia il 19 gennaio. Dovrà affrontare un paese molto impoverito. E su cui grava, oltre al rischio di totale distruzione della foresta pluviale, l’accordo capestro con la Cina da 2,7 miliardi: un fish-grabbing.
Brasile all’estrema destra, una vendetta di classe
Il Brasile, sesta economia al mondo, in mano a un presidente come Bolsonaro, sodale di Bannon. La classe media l’ha scelto per paura di perdere i “lussi”. E i ricchi per privatizzare terre e servizi.
La corsa all’oro bianco
Russi, americani ma anche cinesi, scandinavi, canadesi: tutti interessati ad accaparrarsi le risorse artiche rese più accessibili dallo scioglimento dei ghiacci. Ma scienziati e governi firmatari della Cop21 (Ipcc) riuniti in Corea lanciano nuovi allarmi sul riscaldamento climatico.
Dalla dignità ai voucher, tempesta in arrivo
Il decreto dignità diventato legge reintroduce i voucher, un successo confindustriale che determina un cambio di segno al provvedimento. La Cgil, forte dei 3,3 milioni di firme per abrogarli, promette in autunno fulmini e saette.
Boom di spese militari e moltiplicazioni di eserciti europei
Il 2018 si annuncia anno record di spesa militare in Europa. Oltre a Nato e PeSco è nato, su idea di Macron, lo IEI, “force de frappe” che coinvolge 9 paesi tra cui la Gran Bretagna post Brexit ma per ora non l’Italia
Tutti armati fino ai denti
Le spese militari crescono a 1.739 miliardi di dollari, pari al 2,2% del Pil mondiale. Pesante riarmo soprattutto di Arabia Saudita, Francia e Cina. Il rapporto del Sipri www.il manifesto. it
Crimini dell’Italia in Yemen e riconversione nell’Iglesiente
Esposto alla procura da Rete disarmo e altre ong per l’export di bombe sarde all’Arabia saudita per la guerra in Yemen riaccende il dibattito sulla riconversione della Rwm a Domusnovas. E Banca Etica denuncia l’affaire ai soci della Rheinmetall.
La desertificazione renziana e i corpi intermedi “mutanti”
Renzi, ante Jobs Act, voleva ridurre l’intermediazione con i “corpi intermedi” per facilitare l’affermarsi di un diverso mercato del lavoro. Ci è riuscito? In parte. Ma soprattutto è iniziata una loro mutazione, ancora in corso.
15 anni di euro, intervista a Mario Pianta
Intervista all’economista Mario Pianta sui 15 anni di euro: «La situazione è critica e instabile. Il rischio che l’unione monetaria così com’è salti c’è, ma sarebbe gestito da governi e retoriche reazionari»