Le borse crollano, Bruxelles cerca rimedi, l’Italia si trova con un “governo tecnico sopranazionale” e un programma ultraliberista che nessuno ha discusso. Dov’è finita la democrazia?
Autori Sezioni: Mario Pianta
I perché della crisi
Il primitivo progetto di unione economica, monetaria, sociale e politica dell’Europa è subito incorso nella trappola del neoliberismo. Ben presto si è capito che l’obiettivo dei poteri forti era quello di far arretrare il lavoro e aumentare profitti e rendite finanziarie
Depressione sull’Atlantico
Crolli ed emergenze globali, nel vuoto della politica. La finanza non deve essere rassicurata, ma messa in condizioni di non nuocere. Ecco come, in quattro semplici mosse
L’economia dell’io. O del noi?
La manovra di Tremonti è fatta per un io individualista, proprietario e profittatore. I referendum hanno invece spinto per un noi fatto di legami sociali e reciprocità. Un libro di Roberta Carlini racconta le resistenze al ventennio liberista
Idee resistenti. L’editoria sociale a Roma
Il programma della seconda edizione del Salone dell’editoria sociale. Una lezione di Saskia Sassen, il libro di Arrighi, il volume “Dopo la crisi”. E molto altro
Grecia, se la politica resta prigioniera della finanza
Le proporzioni della crisi greca sono modeste in rapporto all’economia europea. Ma i tempi della finanza non coincidono con quelli della politica: in attesa delle elezioni tedesche, si è aperta una finestra speculativa “perfetta” per rovinare un paese e contagiare gli altri. Mentre l’Europa non riesce a liberarsi dall’ideologia che ha portato alla grande recessione
Il decennio perduto. L’economia dopo gli Zero
Il decennio si chiude in perdita per redditi delle famiglie, pensioni, posti di lavoro. Cosa non fare più, e cosa fare, all’alba degli anni Dieci?
Industria e innovazione. Le politiche da ritrovare
La crisi lascerà un’economia reale più povera e polarizzata. Ma le alternative ci sono: le politiche industriali e per l’innovazione vanno reinventate
Chi comanda? Potere e lavoro nelle imprese
C’è chi usa la crisi per rafforzare il potere nell’impresa. E chi cerca vie alternative. Ma per condizionare la strategia delle imprese non basta entrare nel board
I conti pubblici e i conti con Bruxelles
Vie d’uscita dalla crisi: all’Europa le politiche strutturali per una crescita di qualità, finanziate con l’emissione di titoli europei; agli stati la spesa sociale