Il tempo dell’Ucraina si sta esaurendo? Non lo dice qualche pericoloso sovversivo, oppure Papa Francesco, ma un saggio di Foreign Affairs di Dara Massicot esperta del Carnegie Endowment for International Peace. Da il manifesto.
Autori Sezioni: Alberto Negri
Sull’Eni a Gaza il silenzio complice del governo Meloni
Il ministro dell’Energia israeliano ha annunciato la firma di una convenzione con cui Eni e altre società internazionali e israeliane hanno ottenuto la licenza per sfruttare il giacimento di gas offshore di fronte Gaza. Da il manifesto.
I problemi “a grappolo” del vertice Nato di Vilnius
Il titolo del Nyt ieri: «L’unità nella Nato è diventata più difficile da sostenere». E su cosa? Ammettere l’Ucraina ora, come vogliono polacchi e baltici, significa «entrare in guerra con la Russia». Da il manifesto.
La resa dei conti a Mosca non ferma le guerre
Lo scioglimento della Wagner come l’abbiamo conosciuta può incidere su alcune posizioni militari russe sul fronte ucraino e all’estero ma non sulle strutture del potere russo. Da il manifesto.
La guerra angloamericana da remoto
Fin dove si vuole «indebolire la Russia»? E qual è l’obiettivo ucraìno accettabile da Putin? Il 9 maggio si avvicina senza mediazione diplomatica e la pace si allontana. Da il manifesto.
Ucraina, una «grande» Nato e un piccola Europa
Nel piano di pace in 15 punti anticipato dal Financial Times a garantire la neutralità dell’Ucraina dovrebbero essere Usa, Gran Bretagna e Turchia, tre paesi Nato ma non dell’Ue. E’ il punto critico della vicenda. La Nato avanza e l’Europa arretra. Da il manifesto.
Putin e gli europei uniti nel paradosso
Gli Usa erano stati avvertiti da George Kennan, artefice della politica di contenimento dell’Urss, nel ’97: «L’espansione della Nato è l’errore più grave degli Usa dalla fine della guerra fredda. Spingerà la politica russa in direzione contraria a quella che vogliamo». Da il manifesto.