Manifestazione a Pisogne, provincia di Brescia, la sera di venerdì 21 ottobre nella piazza principale del paese della Valcamonica.
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Manifestazione a Pisogne, provincia di Brescia, la sera di venerdì 21 ottobre nella piazza principale del paese della Valcamonica.
La coalizione Europe For Peace annuncia la manifestazione nazionale a Roma per il 5 novembre per mettere al bando tutte le armi nucleari, in solidarietà con il popolo ucraino e con le vittime di tutte le guerre.
Venerdì 21 ottobre alle ore 18, manifestazione per la pace a Firenze, in piazza Sant’Ambrogio, per chiedere di dare una seria possibilità alla diplomazia, perché il conflitto tra Ucraina e Russia finisca subito.
Venerdì 21 ottobre alle ore 15:00 in Largo Berlinguer a Napoli si terrà il presidio promosso dalle principali reti per la pace in Italia nell’ambito delle mobilitazioni di Europe for Peace.
Le Donne in nero contro la guerra del gruppo di Alba manifesteranno in via Maestra sabato 22 ottobre, dalle 16 alle 17. Ferme in silenzio, con cartelli e volantini per diffondere l’appello di Europe for Peace.
Il comitato per la pace di Grosseto organizza per venerdì 21 ottobre dalle 10 del mattino alle 12 e 30 un presidio in pizza Dante dal titolo: “La pace chiama e io ci vado”.
“Le grandi potenze sono impegnate nella corsa alla militarizzazione dell’intelligenza artificiale”. Pubblichiamo qui un riassunto della relazione al convegno “Nuclear Weapons: New Risks” degli scienziati per il disarmo in programma a Castiglioncello il 21 e 22 ottobre.
Due iniziative, venerdì 21 ottobre e sabato 22, ad Avellino organizzate da Cgil, Anpi, Acli, Arci e altre ong, coop e comunità.
A Hiroshima e Nagasaki furono usate armi potrebbero rientrare nella categoria delle armi tattiche o di teatro. Come le B-61 presenti ora nelle basi di Ghedi e di Aviano. Intervista a Maurizio Simoncelli da Rainews.
In risposta a Luigi Manconi ricordiamo che il testo proposto da Europe For Peace come base per le iniziative al 21 al 23 ottobre non ha come obiettivo un’analisi della situazione. Si tratta di proposte rivolte al domani, a partire dal principio della protezione umanitaria.