Nel Piano per il settore automotive della Commissione solo 2,8 miliardi complessivi. De Palma (Fiom): “Solo mezza pagina dedicata ai lavoratori, nessuna garanzia dal punto di vista occupazionale né investimenti in ricerca e sviluppo”.

Nel Piano per il settore automotive della Commissione solo 2,8 miliardi complessivi. De Palma (Fiom): “Solo mezza pagina dedicata ai lavoratori, nessuna garanzia dal punto di vista occupazionale né investimenti in ricerca e sviluppo”.
Ci opponiamo alla scellerata decisione di sospendere le regole di bilancio per le spese della difesa. Con il rischio fondato che con il riarmo il teatro anche della prossima guerra sia ancora l’Europa. Siamo con gli ucraini. D’accordo, ma come? Dicendogli “vi diamo le armi e combattete” o con la diplomazia?
Non con i progetti ribaditi nel vertice di Londra: un aumento del potenziale militare europeo. Al contrario, dalla proposta di un progressivo disarmo dell’Europa e della Russia. Sarebbe una doverosa riparazione del fallimentare e insensato bellicismo dell’Ue di questi tre anni; e un contributo contro la prepotenza trumpiana.
Proponi una manifestazione per l’Europa, “dal basso”. Noi, che per questo siamo sempre stati in prima fila, non ci saremo. Non vogliamo confonderci con chi vuole stanziare 800 miliardi per le armi e tagliare il Green deal. La tua è una manifestazione per l’Europa “senza aggettivi”. Ma anche senza parole. Senza la più importante: pace.
Ginevra vive ore drammatiche e con lei il mondo della cooperazione per il blocco repentino dei fondi Usa (un giudice ha ripristinato solo i pagamenti pregressi): licenziamenti in massa nelle ong e sgretolamento del sistema multilaterale. E anche l’Europa taglia la cooperazione per gonfiare i bilanci della Difesa.
Zelensky continua a dirsi pronto a firmare l’accordo sulle terre rare con l’amministrazione Trump dopo il litigio nello studio Ovale. Ma non sono solo le terre rare oggetto del negoziato. In ballo c’è anche il gas e soprattutto il litio, tra le cause economiche e geopolitiche della guerra.
Sono oltre 120 le associazioni che hanno aderito all’appello “Non possiamo restare in silenzio” per sostenere la sanità pubblica che si sono incontrate di recente a Firenze analizzando i dati del disastro del Ssn.
Alzare la spesa militare al 2,5% del Pil significa passare da 32 a 57 mld ogni anno. Vignarca (Milex): “Senza strategia significa comprare ancora decine di aerei, navi, sommergibili? Per metterli dove? si tratta di crescite irrealistiche”. Da Il Fatto
While Ocalan’s call raises hopes for ending decades of conflict with Turkey, questions remain about the future of Kurdish politics in Syria and the broader region. Da Al Monitor
Potere finanziario e potere politico sono sempre più interconnessi; anche in Italia dove i grandi fondi americani controllano pacchetti di aziende quali Eni, Enel e Leonardo, entrano nel risiko bancario Mps-Mediobanca, orientano fondi previdenziali e dunque drenano risorse dai lavoratori italiani verso gli Usa.