La rielezione di Giorgio Napolitano non è solo il segno delle “larghe intese” tra Pd e Pdl. È il risultato di un progetto europeo che cambia la Costituzione e restringe la democrazia
Archivio | Aprile, 2013
Debiti e papere. I problemi veri dietro i numeri magici
La sconfessione delle tesi di Reinhart e Rogoff ci dice che non esistono formulette buone per tutti gli usi, a proposito di debiti. E prima ancora che nei conteggi, la loro teoria era stata smontata in varie sedi.
L’elezione di Napolitano e l’inciucio
Sul Quirinale il PD non ha ascoltato le richieste della base e ha scelto, con la rielezione di Napolitano, una chiusura al cambiamento. Se non riesce a cambiare le organizzazioni, la spinta dal basso finisce per frantumarle
Napolitano, le larghe intese e la “buona politica” che servirebbe
Rossana Rossanda ha avuto ragione. La corsa al Quirinale è stata segnata da un’improvvisazione che – con la caduta di Prodi – porta al disfacimento del PD, e dagli sgambetti di D’Alema alla rielezione di Napolitano. La candidatura di Rodotà sarebbe stata l’antidoto a queste sabbie mobili, la strada per ricostruire una “buona politica”
Appunti sul Quirinale, cadono le larghe intese
La sconfitta di Marini ha brutalmente smentito la segreteria del Pd e ha fermato il progetto di unità nazionale con Berlusconi. Per il Quirinale, una corsa all’insegna dell’improvvisazione
L’Ofce di Parigi: l’austerità è sbagliata
La zona euro non uscirà dalla crisi quest’anno e neppure il prossimo. Le previsioni pessimistiche sono dell’Osservatorio francese delle congiunture economiche (Ofce) e fanno seguito a un analogo pessimismo dell’Fmi
Perché la Bce di Draghi sbaglia politica
Mario Draghi continua con la sua politica – denaro facile alle banche e tagli di spesa – che fa cadere la domanda e restringe il credito alle imprese. Si tratta di un errore economico e di un pericolo politico
Sipri: la crisi non ferma la spesa per armi
1.753 miliardi di dollari è la spesa militare 2012 nel mondo, secondo i dati del Rapporto Sipri. Poco meno di metà è realizzata dagli Usa (682 miliardi), l’Italia dovrebbe ridurre subito i suoi 26 miliardi di spesa
Il governo non c’è, un programma ci sarebbe
Un governo ancora non c’è, ma un modesto programma di cambiamento ci sarebbe. È in libreria “Sbilanciamo l’economia. Una via d’uscita dalla crisi” di Giulio Marcon e Mario Pianta (Laterza, 2013, 190 pp., 12 euro). Presentiamo un’anticipazione sulle politiche fiscali dal secondo capitolo “Sette strade per uscire dalla crisi”
Per una scuola pubblica come l’acqua
Referendum Bologna/1. Il 26 maggio il voto sulle scuole dell’infanzia a Bologna. Le ragioni per spostare tutte le risorse alle scuole statali e comunali, in una città nella quale nel 2012 423 bambini sono rimasti fuori dalle aule