L’Europa lavora per tassare le transazioni finanziarie e la speculazione. Ne può venire stabilità e un forte gettito. Ma il governo italiano non se accorge e sceglie di aumentare l’Iva
Archivio | Settembre, 2011
All’Europa serve un “new deal” di classe
La crisi europea viene dagli Stati uniti, dal crollo del “keynesismo privatizzato”. Per uscirne, occorrono politiche opposte a quelle di Maastricht. Un new deal inedito, strumento di una “riforma”, non solo di una “ripresa” che è impossibile nelle condizioni date. E una sinistra di classe su scala continentale
Il debito italiano, la Cina e la pietra al collo del paese
La Cina comprerà una parte del debito pubblico italiano? È una strada da percorrere, ma le difficoltà del paese sono soprattutto nella scarsa credibilità del governo
I veri creditori siamo noi
Al centro della crisi c’è il debito e anche in Italia, come in altri paesi europei, dobbiamo chiedere trasparenza e un “auditing” pubblico sul debito, primo passo per costruire una soluzione politica alla crisi. L’appello che viene dal decennale del G8 di Genova
Europa, costruire politiche al posto dei feticci
I falsi miti su debito pubblico e moneta, sui quali la speculazione fa leva. E le condizioni per avviare una politica di sviluppo in Europa: gli strumenti ci sono, manca la politica
Dubbi e zavorre sul miracolo indiano
BRIC/L’economia continua a galoppare, ma più di un problema si addensa all’orizzonte. E dentro e fuori il paese si discute dei problemi di un modello che pareva miracoloso
Se fosse l’Europa a battere moneta. Davvero
Mentre si piangeva sull’Europa “incompiuta” molti cambiamenti sono stati già fatti, nell’estate. Ma hanno ristretto ancor più lo spazio della politica e della democrazia. Per provare a muovere su un’altra strada, è il caso di concentrarsi non sul «passo che manca», ma sul «passo negato», «vietato» all’Europa. E costruirne una nuova
Europa, la crisi dalle molte teste
Le crisi multiple di oggi riflettono il divario tra i cambiamenti economici e sociali e gli assetti istituzionali e politici che fermi a un’epoca passata. Le proteste sociali hanno bisogno di una risposta istituzionale: è possibile un’Europa di pace, verde, democratica e cosmopolitica, al posto di una burocrazia neoliberista?
La manovra-mostro, voce per voce
Infine, siamo arrivati a una stangata da 55 miliardi. Una manovra vendicativa e recessiva, che rischia di non bastare. Una mappa per orientarsi, e i documenti del governo
Un contratto sociale per gli indignados d’Europa
Con la crisi è crollato un modello, quello che reggeva la costruzione europea. Le vie d’uscita possono essere autoritarie e di destra. Oppure si può pensare a una nuova Europa, ma ricordandosi che la democrazia è soprattutto un sistema di distribuzione delle risorse alternativo al mercato, e non una semplice cornice politica di quanto deciso […]