Maurizio Landini a Forrest: “La manifestazione del 5 novembre parte dai sindacati, dalle associazioni, non dai partiti.”

Maurizio Landini a Forrest: “La manifestazione del 5 novembre parte dai sindacati, dalle associazioni, non dai partiti.”
Nel weekend che precede la Settimana ONU per il Disarmo (alla vigilia dell’ottavo mese di guerra in Ucraina) “Europe For Peace” promuove una mobilitazione diffusa in 100 piazze italiane
Dopo i tre giorni di mobilitazione dal 21 al 23 ottobre in oltre 100 città, l’appuntamento nazionale del 5 novembre a Roma può essere uno snodo decisivo della mobilitazione per la pace nel nostro paese. Un messaggio al governo (che nasce), alle forze politiche, al parlamento per invitarli a prendere un’iniziativa autonoma nella direzione della […]
“I partiti sono benvenuti ma noi siamo la società civile, la manifestazione è stata indetta da oltre 500 realtà associative”, dice Rete Pace e Disarmo. Sant’Egidio: “Il mondo della pace si sta risvegliando”. I sindacati: a rischio anche il tessuto industriale europeo e la democrazia.
Mettiamo al bando tutte le armi nucleari. Solidarietà con il popolo ucraino e con le vittime di tutte le guerre. Con queste parole d’ordine la Coalizione Europe For Peace ha indetto la manifestazione nazionale a Roma sabato 5 novembre.
Il 21, 22, 23 ottobre sarà mobilitazione in tutte le città italiane, poi verrà il momento di una grande iniziativa nazionale. Un messaggio di dialogo e solidarietà con le voci che in Russia e Ucraina chiedono una pace giusta. Da Collettiva.
A Roma la manifestazione nazionale promossa dalla coalizione EuropeForPeace. Nel weekend 21-23 ottobre 100 iniziative in tutta Italia, da Trento a Siracusa. Da il manifesto.
Europe for peace ufficializza l’evento. L’obiettivo è chiaro: cessate il fuoco subito. Ieri si-in davanti all’ambasciata russa. Da Avvenire.
“Le grandi potenze sono impegnate nella corsa alla militarizzazione dell’intelligenza artificiale”. Pubblichiamo qui un riassunto della relazione al convegno “Nuclear Weapons: New Risks” degli scienziati per il disarmo in programma a Castiglioncello il 21 e 22 ottobre.
A Hiroshima e Nagasaki furono usate armi potrebbero rientrare nella categoria delle armi tattiche o di teatro. Come le B-61 presenti ora nelle basi di Ghedi e di Aviano. Intervista a Maurizio Simoncelli da Rainews.