La Commissione Europea rivendica quasi 3mila miliardi per gli Stati membri di fronte alla crisi, il Governo italiano un piano d’azione nazionale da 750 miliardi. Al di là delle cifre (ballerine), si sbaglia dal principio: trattare la crisi come congiunturale e rifiutare l’intervento pubblico diretto nell’economia.
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Europa, un varco incerto per la politica fiscale
Con la riunione dei capi di Stato Ue del 23 aprile si è forse aperto un varco per una politica fiscale europea. Ma si tratta di un varco tutto in salita, con un’ipoteca tedesca sull’iniziativa. Per affrontare l’emergenza e il post epidemia servono grandi risorse europee e maggiore libertà d’azione a livello nazionale.
La crisi Covid-19. Punto di svolta per il progetto europeo
400 docenti e ricercatori di tutta Europa chiedono una solidarietà europea aderendo alla dichiarazione dell’EuroMemo Group, che riportiamo. Per uscire dalla crisi causata dalla pandemia a partire dal rifiuto dei dogmi neoliberali che guidano le scelte comunitarie.
Il Coronavirus in un’Europa divisa e diseguale
Annamaria Simonazzi, Dario Guarascio, Giuseppe Celi
31 Marzo 2020 | Sezione: Economia e finanza, primo pianoLa crisi del 2008 aveva mostrato la disfunzionalità di un modello d’integrazione europea centrato su una divisione strutturale tra paesi del centro – Germania in testa – e della periferia. Con la pandemia la situazione si aggrava: se vuole sopravvivere, alla Ue serve una radicale riforma politico-economica.
L’Europa: che cosa fa, che cosa servirebbe
Sopravviverà l’Unione Europea all’epidemia di coronavirus? Il suo futuro si gioca sulla capacità di mettere subito in campo interventi strutturati e radicali di politica fiscale – eurobond, finanziamento diretto della spesa, investimenti pubblici – dell’ordine di grandezza pari all’8-10% del Pil europeo.
L’ambiente ai tempi della pandemia
La pandemia di coronavirus evidenzia, ancora una volta, lo stretto legame tra tutela dell’ecosistema e della salute. Si tratta di priorità da perseguire insieme invece di contrapporre emergenza sanitaria, economica e ambientale: l’Italia e l’Europa devono compiere scelte chiare, nette e responsabili.
Sparigliare i giochi pericolosi in Italia e in Europa
La situazione è difficile e pericolosa, non per la pretesa fragilità dell’economia italiana, ma perché gialloverdi, Commissione europea e molti stati Ue hanno aperto sul caso Italia un grottesco conflitto, perché si sta discutendo di una sanzione che verrebbe inflitta sulla base di stime e aspettative e non di fatti.
Bruxelles, l’Italia e il suo avanzo primario
Siamo a due lettere dalla Commissione Ue sulla legge di bilancio 2019, con osservazioni basate ancora su una interpretazione rigida del Fiscal compact, mentre il governo cerca di ridurre il differenziale con la crescita media europea ma agendo solo sulla partita corrente. Sottovalutato l’avanzo primario.
Bruxelles e Roma: la sconfitta dalla ragione
La Commissione europea sbatte la porta in faccia all’Italia in nome del rischio di una espansione fiscale restrittiva che, in una congiuntura economica per niente rosea, è un assurdo logico.
“Relocation”, un obiettivo mancato
Doveva rappresentare “un fermo impegno per la solidarietà tra gli Stati membri” ma nei numeri e nei fatti il programma europeo di ricollocazione è stato finora un vero e proprio fallimento