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Archivio | Politica

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Pacifismo e politica al tempo di Gaza

Per dare continuità alle ondate di mobilitazione in corso vanno incalzati governi e partiti, immaginate e praticate alternative concrete, come gli aiuti portati dalla Flotilla. Una discussione aperta online il 3 ottobre da Firenze con Donatella Della Porta, Luciana Castellina, Giulio Marcon.

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Ora basta, blocchiamo i porti per Gaza

A Gaza è stato passato ogni limite. Chi non fa nulla è complice. Lo è l’Unione europea, lo è l’Italia del governo Meloni. Chi si batte per porre fine all’eccidio di Gaza – qualunque sigla associativa o sindacale – merita il nostro appoggio: è l’ora della mobilitazione permanente.

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La Cgil si mobilita per Gaza

Portuali in piazza a Genova. Annunciati blocchi dei porti a Venezia e Ancona. Il segretario Landini indice per il 19 settembre una giornata di mobilitazione in tutt’Italia con scioperi diversi a seconda di categorie e territori: in Toscana sciopero generale di 8 ore. Il 4 ottobre manifestazione nazionale.

Per un autunno caldo

Ci aspetta un autunno pieno di incognite e di rischi, dagli effetti dei dazi di Trump ai pazzeschi programmi di riarmo, fino all’inazione di fronte ai catastrofici cambiamenti climatici. Abbiamo un calendario fitto di appuntamenti per fronteggiare tutto ciò mobilitando le energie migliori e suscitare un movimento largo e unitario.

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Per un’assemblea dei pacifisti italiani

Oggi la mobilitazione contro le guerre e il riarmo è centrale. Dobbiamo allargare il campo il più possibile in una visione “orizzontale” della mobilitazione (e della sua gestione) che ha bisogno di essere diffusa in “case comuni”. Inoltre la costruzione di una cultura politica deve essere capace di innervare la protesta in proposta. 

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Smantellare il Deep State: Trump in azione

La trasformazione della democrazia statunitense in autocrazia che ne deriva è strumentale a una seconda e forse perfino più pericolosa trasformazione: quella da un capitalismo ancora in qualche misura dal “volto umano” ad un capitalismo ferocemente corporate, con tutte le conseguenze in termini di sofferenze per le persone. Da Menabò di Eticaeconomia.it

Una prova di democrazia

Che fosse un’impresa difficilissima lo sapevamo tutti: il quorum ai referendum era una montagna altissima da scalare. Non ce l’abbiamo fatta, ma 14 milioni di persone sono andate a votare su quesiti importanti. Le critiche che arrivano anche da sinistra e che parlano di sconfitta sono ingenerose e politiciste.