Mentre i greci si stanno difendendo da una politica che è analiticamente controproducente, i loro interlocutori insistono su quelle politiche in nome di interessi contingenti e di parte
Archivio | Mondo
L’Europa e lo spettro dei migranti
Davvero si vuol far credere che l’arrivo di alcune centinaia di migliaia di persone costituisca una minaccia per gli equilibri economici e sociali di un gruppo di paesi tra i più ricchi del mondo?
Quando la politica non ascolta gli economisti
Gli economisti riscoprono la politica industriale come motore essenziale dello sviluppo economico ma i politici non ascoltano. Il dibattito su Intereconomics
Debito, il Fmi fa marcia indietro
Un recente studio del Fmi afferma che in diversi casi si dimostra più sensato convivere con un alto livello di debito piuttosto che impegnarsi nel ripagarlo
Grecia, un compromesso è possibile
Raggiungere un compromesso con la Grecia è possibile, e sarebbe nell’interesse di tutti: in primis di un paese con alcune evidenti fragilità come l’Italia
La Grecia e il futuro dell’Europa
Un default della Grecia, con o senza uscita formale dell’unione monetaria, sarebbe catastrofico per l’intera Ue. A pagare sarebbero i più deboli nella società
Convergenze? Meglio di no
Malpaese/Alcune buone ragioni per respingere il documento in discussione al prossimo Consiglio europeo: per integrare le economie occorrono politiche economiche differenziate
Perché la Libia è la porta d’Europa
Malpaese/Se la reale intenzione dei governi europei è quella di affrontare il tema dell’emigrazione che proviene dalla Libia, è alla Libia che essi debbono guardare. Cinque cose da sapere sull’altra sponda del Mediterraneo quando si parla di immigrazione e barconi
Il “criminale” Fondo monetario
Malpaese/Parlando al gruppo parlamentare di Syriza, Tsipras ha parlato “responsabilità criminali” del Fmi, riferendosi a tutta le gestione della crisi greca fin dal 2009
La rottura di Atene
I rapporti tra Grecia ed Europa sono arrivati a una stretta decisiva. Tra venerdi 19 giugno e lunedi pomeriggio, 22 giugno, quando si riunisce a sorpresa il Consiglio europeo, possono succedere quattro cose. Un accordo, un compromesso temporaneo, una rottura tra Atene e Bruxelles, o un avvitamento della crisi
