Dall’11 settembre 2001 a oggi gli Stati Uniti hanno speso 21 mila miliardi di dollari per finanziare guerre e sistema miltare, 12 anni di Pil italiano. Un testo dall’ebook di Sbilanciamoci! “Afghanistan senza pace, 2001-2021”.

Dall’11 settembre 2001 a oggi gli Stati Uniti hanno speso 21 mila miliardi di dollari per finanziare guerre e sistema miltare, 12 anni di Pil italiano. Un testo dall’ebook di Sbilanciamoci! “Afghanistan senza pace, 2001-2021”.
Dopo l’11 settembre 2001 la guerra in Afghanistan si doveva evitare. Ora sono necessari tagli alla spesa militare Usa e la fine delle strategie di guerra. Un testo dall’ebook di Sbilanciamoci! “Afghanistan senza pace, 2001-2021”.
Gli scambi commerciali nel 2021 segnano il passo per difficoltà legate al Covid e problemi logistici ma la bilancia commerciale del mondo pende sempre in favore della Cina. Peserà ancora di più ora che è in vigore il trattato Rcerp.
Spese militari in forte aumento, nuovi sistemi d’arma basati sull’Intelligenza artificiale, crescenti tensioni, caratterizzano questa seconda guerra fredda. La società civile non è insensibile a fermare la geopolitica del caos, lo dimostra la proposta dei premi Nobel. Ma deve fare più pressione sulla politica, anche in Italia.
Solo una cooperazione tra Cina e Stati Uniti potrebbe concentrare gli sforzi su come salvare il pianeta e migliorare le condizioni di vita dell’umanità. Invece la nuova ondata di globalizzazione si va orientando con due sfere d’influenza mentre crescono le tensioni in campo economico, tecnologico e militare.
Un rapporto di Greenpeace ha svelato che nel 2021 circa due terzi della spesa italiana per le missioni militari sono destinati a operazioni a tutela di gas e petrolio, quasi 800 milioni di euro. Dalla Guinea alla Libia, al Mozambico. Così si aggrava la crisi climatica con risorse pubbliche.
Il fisico italiano e l’appello di 50 premi Nobel e accademici ai governi: fermiamo la corsa verso il baratro della guerra. «La storia dimostra che è possibile siglare accordi per limitare gli armamenti». II fondo creato con i risparmi (2mila miliardi) servirà per affrontare i problemi del mondo. Dal Corriere della Sera.
Per rispondere alla Belt and Road Initiative messa in campo anni fa da Pechino, ora anche Washington e Bruxelles annunciano iniziative per aiutare i paesi in via di sviluppo a ammodernare le infrastrutture, anche di adattamento climatico. Ma non sono chiari progetti e fondi effettivamente impegnati.
È con scienza e coscienza che Johannesburg ha condiviso immediatamente la sequenza genomica della variante Omicron. Peccato che l’Europa, insieme a Svizzera e Usa, abbiano risposto alla trasparenza sudafricana bloccandone immediatamente tutti i voli. Da il manifesto.
Il “Consenso della Cornovaglia” (dal luogo del G7 di giugno) potrebbe prendere il posto del fallimentare “Consenso di Washington” come paradigma per le politiche economiche internazionali. E’ la tesi del rapporto del G7 “Global Economic Resilience: Building Forward Better”. Banco di prova, la Cop26.