Una politica che pensi ai nostri nipoti, non ai propri cognati. E che non dimentichi le virtù della concorrenza. Il senso di una ripartenza keynesiana, anno 2010
Archivio | Mondo
L’auto in riserva e la portiera aperta
La politica, la scienza, il futuro. Il clima non migliora dopo Flopenaghen. Cosa possiamo cominciare a fare per evitare il peggio
Bce, si parla di nomi ma non di sostanza
Draghi o Weber? Si scommette sul futuro presidente della Banca centrale europea, nel pieno della tempesta. Ma che cosa farà il nuovo presidente?
Anche l’Europa ha i suoi (Stati) subprime
In Grecia, Spagna, Portogallo l’origine della crisi è nell’esplosione del debito estero. Mentre gli occhi di tutti si concentravano sul debito pubblico, la finanza privata ha allegramente prestato soldi a paesi al di sotto degli standard di affidabilità. Una distrazione frutto dell’ideologia mercatista
Ingiustizia e casinò. Biografia della crisi
Alle radici del crollo la crescente diseguaglianza e l’illusione di calcolare l’incertezza. La lezione magistrale a Roma Tre di Robert Skidelsky, biografo di Keynes
Francia-Germania, l’asse incrinato
Sarkozy annunciava che il peggio della crisi era passato, ma i fatti del presente lo contraddicono. In primis, il confronto con la Germania: ora Parigi teme lo sganciamento
Un fantasma giapponese si aggira per il mondo
Bassa crescita e produttività, invecchiamento, deficit. Crescono i moniti a “non comportarsi come il Giappone”. Un malato cronico senza cure finora efficaci
Innovazione e ricerca, chi taglia e chi spende
India e Cina scommettono su ricerca e high tech, mentre gli Stati Uniti faticano ad uscire dalla crisi e tagliano là dove un tempo si misurava il loro primato
Il caos è qui. Intervista a Prem Shankar Jha
“Gli interventi di salvataggio erano necessari, ma i soldi non possono sostituire la politica”. Parla l’economista indiano autore de “Il caos prossimo venturo”
Pensiero critico, convegno a Siena
Sulle tracce reali della grande crisi innescata dalla finanza. Un breve resoconto di due giorni di discussione tra economisti non ortodossi