“Il Regno Unito ha sogni da potenza nucleare ma resta ancella degli Stati Uniti”. Intervista a Francesco Vignarca di Rete Pace e Disarmo. Da Il Fatto quotidiano

“Il Regno Unito ha sogni da potenza nucleare ma resta ancella degli Stati Uniti”. Intervista a Francesco Vignarca di Rete Pace e Disarmo. Da Il Fatto quotidiano
The signing of the minerals deal between the United States and Ukraine on 30 April is one of several headline stories about the Russian war in Ukraine. Claims about the value of Ukraine’s natural resources have also often confused resources or deposits—that is, the minerals that are geologically available—with reserves—the minerals it would be economically […]
Molto opaca è l’organizzazione incaricata da Israele di portare aiuti, anche se con il contagocce, alla popolazione di Gaza: ha sede a Ginevra ma non è una ong. ll responsabile degli affari umanitari Onu, Tom Fletcher, ha definito il piano “una messinscena cinica”. Da Infocooperazione
Pubblichiamo la traduzione dell’editoriale della rivista scientifica The Lancet sulla situazione nella Striscia di Gaza dove in media ogni giorno muoiono 35 bambini. E segnaliamo che il 21 giugno a Roma ci sarà una manifestazione nazionale contro il riarmo e per fermare Israele.
L’Osservatorio Cpi riscontra che dei 20,5 miliardi di euro spesi dall’Italia per beni importati dai 9 paesi coinvolti, ben 9,4 miliardi sono stati destinati all’acquisto di gas, principalmente dall’Algeria. Dei 5,5 miliardi messi a disposizione per i progetti, 2,5 miliardi provengono dal fondo cooperazione e sviluppo e 3 miliardi sono prelevati dal Fondo italiano per […]
Israël a souvent pu compter sur des soutiens inconditionnels – comme l’Allemagne, l’Autriche, l’Italie, la République tchèque ou la Hongrie – pour bloquer toute initiative négative de l’UE à son encontre et contrer les pays plus sensibles au sort de la population palestinienne – comme l’Irlande, l’Espagne ou la Slovénie. Da Le Monde
Al valico non si passa (Meloni non ha accettato di far pressione su Tel Aviv) mentre parte l’operazione “carri di Gedeone”. Come non passa uno spillo delle 160mila tonnellate di aiuti. Ma scopriamo cosa Israele vuole fare di Rafah: un hub di schedatura dei palestinesi e gestione selettiva degli aiuti.
Wichtiges Zeichen gegen Regierungskurs der Hochrüstung und Kriegstüchtigkeit.
La guerra, cominciata con l’attacco di Hamas il 7 ottobre 2023, in atto su diversi fronti, è ormai la più lunga negli 80 anni di storia dello stato ebraico e all’interno della società cresce un movimento di opposizione con una consistente partecipazione popolare.
Sono 56 le guerre in corso, la Palestina è il luogo più pericoloso del mondo, l’Ucraina rimane sotto le bombe e tra il 2023 e il 2024 i conflitti sono aumentati del 25%. Andrà sempre così? Esiste una logica diversa? E chi ci guadagna?