Pubblichiamo l’introduzione del volume di Bellofiore, Garibaldo e Mortágua “Euro al capolinea? La vera natura della crisi europea”: un contributo rigoroso e appassionato al dibattito sull’Europa e la sua crisi.

Francesco Garibaldo, Mariana Mortágua, Riccardo Bellofiore
24 Febbraio 2019 | Sezione: Economia e finanza, RecensioniPubblichiamo l’introduzione del volume di Bellofiore, Garibaldo e Mortágua “Euro al capolinea? La vera natura della crisi europea”: un contributo rigoroso e appassionato al dibattito sull’Europa e la sua crisi.
Le forti Regioni del Nord chiedono, sgravi fiscali ma i numeri danno torto a Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna: vogliono segare il ramo su cui sono sedute, travolgendo lo Stato.
Le somiglianze fra Veneto e Catalogna sono assai maggiori di quanto comunemente ritenuto. In entrambi i casi l’obiettivo è uno status differente da altre aree del Paese, con il fine di sottrarsi alle regole di compartecipazione alla fiscalità generale trattenendo la maggior parte del gettito per sé.
La manovra del governo fa l’opposto di ciò che si dovrebbe per rilanciare l’economia: ridurre gli oneri sul debito pubblico e aumentare la spesa per gli investimenti. Da dove cominciare? Da una patrimoniale sui super-ricchi…
Se in meno di due-tre mesi l’Italia e l’Europa registrano un crollo così evidente della crescita, forse c’è qualcosa di più grave e profondo che l’Europa prima e l’Italia dopo devono affrontare. il manifesto
Il nuovo libro di Vincenzo Comito, “L’economia digitale, il lavoro, la politica” ci spiega come sta cambiando la tecnologia, per mano delle nuove “sette sorelle” del digitale, quattro americane e tre cinesi. E il vuoto della politica su questi temi
Dalla formazione del governo Lega-M5S l’Italia è in lieve recessione. La politica economica è senza una direzione, tra mediazioni al ribasso con i “poteri forti” e ricerca di consenso tra i “perdenti”. Il declino, tratto di un mix “lib-pop”.
La Campagna Sbilanciamoci! l’aveva detto quando è stato presentato il Rapporto della Controfinanziaria alla fine di novembre: la recessione era dietro l’angolo. Ora, con le nuove previsioni dell’Istat sulla crescita del Pil nel quarto trimestre, quella previsione – purtroppo – è diventata realtà. E il governo ci ha messo del suo.
Nel 2018 le fortune dei super-ricchi sono aumentate del 12%, al ritmo di 2,5 miliardi di dollari al giorno, mentre 3,8 miliardi di persone, la metà più povera del pianeta, hanno visto decrescere quel che avevano dell’11%. Lo dice Oxfam.
Se la crescita è “misurabile”, stagnazione e recessione si prestano a diverse interpretazioni. Ma a prendere sul serio le previsioni Bankitalia 2019 sarebbe da suonare un allarme rosso. Perché non scatta?