Libero mercato addio: non funziona, tocca agli Stati tagliare consumi e prezzi, salvando equità e decarbonizzazione. Il razionamento significa ritorno alle regole. Da il Fatto.

Libero mercato addio: non funziona, tocca agli Stati tagliare consumi e prezzi, salvando equità e decarbonizzazione. Il razionamento significa ritorno alle regole. Da il Fatto.
Tempêtes en Corse et en Italie, sécheresse et incendies en Espagne et en Algérie… Si le réchauffement n’explique pas tous ces phénomènes, il est en moyenne plus rapide dans le bassin méditerranéen que dans le reste du monde. Da Le Monde.
Il secondo raduno europeo dei Friday for Future, a Torino e i cui lavori ho avuto l’onore di aprire insieme al segretario della Fiom Michele Di Palma e a Carlo Petrini, è una boccata d’aria in questo clima elettorale asfittico, anche se quei ragazzi e quelle ragazze quasi certamente appartengono al partito che si astiene.
Gas e energia nucleare entrano nella tassonomia verde dell’Unione europea in spregio alla volontà dei cittadini e in soccorso alle lobby francesi e non solo del fossile. Le associazioni ambientaliste impugneranno questa operazione di greenwashing fuori dalla storia in tutte le sedi.
Il 6 luglio 2022 il Parlamento Europeo si è prestato a una mistificazione che sa di scandalo: non respingendo l’atto delegato della Commissione ha tradito il clima e i cittadini consentendo di includere gas e nucleare nella tassonomia delle energie sostenibili. Da Il Fatto.
Nel 36esimo anniversario dell’esplosione del reattore tre a Chernobyl, il 26 aprile, un’ispezione AIEA ha certificato radioattività “normale” ma anche il fatto che durante l’avanzata russa è stato sfiorato un incidente mentre preoccupa la situazione dell’altra centrale di Zaporizhzhia. Qui gli impegni del 2000.
Mentre arrivano notizie di 7 bus di militari russi evacuati in Bielorussia dalla zona di esclusione di Chernobyl perché contaminati dalle radiazioni, riproponiamo una intervista all’ecologo Beliavski, testimone del dopo-esplosione del reattore 4.
La centrale nucleare e le atomiche ucraine, il racconto della notte dell’esplosione, il museo con le foto dei bambini e dei paesi morti nel reportage dell’inviato del manifesto nel marzo 2000.
La guerra commerciale, dopo pandemia e conflitto in Ucraina. Suona come un insostenibile ritorno agli anni ’80: alla guerra fredda, al militarismo, all’indifferenza climatica, con un retrogusto di autarchia. E perdono senso Wto, Banca Mondiale e Fmi come luoghi di governo dell’interdipendenza dei mercati.
La Farnesina ha lanciato la candidatura dell’Italia a ospitare, nel 2024, la decima edizione del Forum mondiale dell’Acqua ma si tratta di un evento organizzato da un organismo privato con sede a Marsiglia, una lobby di aziende multinazionali. Da il Fatto.