Controllare dal basso le attività delle aziende è difficile ma non impossibile. Il modello tedesco della co-gestione è un buon esempio di democrazia economica
Risultato della ricerca "pensioni"
Europa: il peggio è dietro l’angolo
A dispetto delle parole rassicuranti dei politici, l’Europa – soprattutto Spagna, Italia e Grecia – continua a rischiare grosso, se non si cambia presto rotta
Le fandonie sui lavoratori troppo protetti
In Italia i lavoratori sono meno protetti che in Francia e Germania. L’accanimento sull’art.18 è inutile e solo simbolico. Il vero problema è la scarsa produttività del sistema
L’Europa di spade e di denari
La discussione sull’Europa si intreccia alla manovra economica di casa nostra, che moltiplica le iniquità. Poi ci sono le rivolte in molti paesi, i conflitti che non si fermano. Ci sono altre Europe sotto i nostri occhi, quella delle disuguaglianze, delle guerre, del disastro ambientale. Altre Europe con cui fare i conti. Ne parla Guglielmo […]
L’equilibrista liberista
Dal numero di aprile della rivista MicroMega, pubblichiamo parte dell’articolo in cui Mario Pianta spiega perché l’equilibrista liberista Monti – barcamenandosi tra austerità imposta dalla Germania e liberalizzazioni senza impatto sulla crescita – perderà la sua scommessa
Il pacco squilibrato della riforma
La riforma dell’articolo 18 oggi, quella degli ammortizzatori sociali al 2017. Nell’intervento del governo si ripropone la vecchia politica dei due tempi. Il primo va in scena subito, il secondo arriverà a dramma compiuto. Senza ribaltare la trama: troppo poco, e male, si fa per il nuovo welfare per i precari
Tutto qui il sapere dei tecnici?
Il documento del governo sulla riforma del lavoro lascia irrisolte le questioni principali: flessibilità e precariato, livello salariale, produttività delle imprese, mancanza di una politica industriale
Mezzo passo avanti e due indietro
Mezzo passo in avanti e due indietro, così si potrebbero commentare le dichiarazioni del ministro-ammiraglio Di Paola alle commissioni Difesa di Camera e Senato. Il mezzo passo in avanti è l’annuncio della riduzione delle Forze Armate di 30mila unità (dalle attuali 183mila).
Il diciottismo di Monti
Nella nuova strategia del premier e del suo governo c’è una visione del mondo e un obiettivo tutto politico. Non è una scelta tecnica, ma risponde a un’idea precisa della crescita alla quale si vuole candidare l’Italia
Quanto è monotono il “tecnico” Monti
Dietro le scelte del governo c’è una politica precisa. Ed è un’applicazione radicale della visione liberista, proprio quando la crisi ne certifica il fallimento