La legge di bilancio del governo Meloni propone un’economia retriva che avvantaggia corporazioni e privilegiati. Noi presenteremo alla Camera il 21 dicembre la nostra Controfinanziaria che disegna un’Italia diversa, che punta ad una economia sostenibile e a investimenti massicci nella sanità pubblica, nell’istruzione, nella lotta alle diseguaglianze e che chiede di ridurre le spese militari.
Il prossimo 21 dicembre andremo a Montecitorio e porteremo la nostra Controfinanziaria alla Camera dei deputati, che sta discutendo proprio in questi giorni gli emendamenti alla legge di bilancio. Ne parleremo con i deputati che vorranno incontrarci; e con la stampa.
Si tratta di 75 proposte specifiche, quasi 54 miliardi di euro, per una legge di bilancio sostenibile ed equa fondata sull’ambiente, i diritti, la pace. Esattamente l’opposto di quella del governo, che aumenta le spese militari (800 milioni), fa sconti fiscali ai privilegiati (con la flat tax), attacca i poveri (iniziando a smontare il reddito di cittadinanza) e favorisce l’evasione fiscale (con l’estensione dell’uso del contante e la misura sul POS). Ma ci sono tante altre cose gravi nella legge di bilancio della Meloni: il Ponte sullo Stretto, la reintroduzione pesante dei voucher e la riduzione dei fondi al servizio civile e alla cooperazione allo sviluppo. Una legge di bilancio pessima.
Anche quest’anno Sbilanciamoci! non è sfuggita al lavoro puntuale di analisi dei provvedimenti della legge di bilancio e alla elaborazione di proposte concrete e realizzabili, alternative a quella del governo. Alcune delle nostre proposte si sono tramutate in 21 emendamenti, sottoscritti dalle forze politiche che li hanno fatti propri, e che ringraziamo. Aspettiamo l’esito nelle prossime ore.
Nella nostra Controfinanziaria disegniamo un’Italia diversa, che punta ad una economia sostenibile e a investimenti massicci nella sanità pubblica, nell’istruzione, nei servizi e delle strutture sociali. Un’Italia che mette al primo posto il lavoro e i diritti, la lotta alle diseguaglianze e un modello di sviluppo sostenibile; che chiede di ridurre le spese militari per destinare risorse alla cooperazione allo sviluppo e alla lotta alla povertà.
La legge di bilancio del governo propone un’idea di economia e di spesa pubblica retriva, che avvantaggia corporazioni e privilegiati: una legge di bilancio iniqua e sbagliata che, non dando risposte alla crisi del paese, propone (piccole) soluzioni dall’impianto ideologico e propagandistico, solo per motivi di consenso elettorale, per piacere agli interessi (corporativi e privatistici) di una parte del blocco sociale che la coalizione di destra rappresenta.
Quella della Meloni è una legge di bilancio che guarda al passato. La nostra controfinanziaria vuole guardare ad un’Italia capace di futuro, in grado di incamminarsi sulle strade di un’economia diversa in cui tornino ad avere senso parole come diritti, eguaglianza, giustizia sociale, ambiente, pace. Lo facciamo in modo pragmatico, con proposte concrete.
Abbiamo poche speranze che le nostre proposte trovino ascolto in parlamento, lo sappiamo. Ma abbiamo una grande voglia di fare di questa controfinanziaria uno strumento di informazione, di sensibilizzazione, di mobilitazione nella società civile, per spingere, anche nei prossimi mesi, il parlamento e il governo, a cambiare le scelte sbagliate che sta facendo oggi, e che non servono al paese.