Stati Uniti, Giappone, Cina, Gran Bretagna, Germania e altri paesi stanno stanziando somme enormi contro la crisi. Ma i conti difficilmente torneranno
Autori Sezioni: Vincenzo Comito
Le bische dove si gioca con i soldi degli altri
La rapida ascesa e la repentina caduta degli hedge fund e dei fondi di private equity. Come sono entrati in crisi, cosa possiamo farne adesso
Sindrome cinese per il piano Obama
Il buy american, le accuse allo yuan. Gli Usa stanno per dichiarare la guerra economica al mondo? E bloccare il made in China servirebbe davvero?
Stati Uniti, una crisi senza confini
Le analogie con la crisi giapponese degli anni ’90, le tentazioni della strada svedese: nazionalizzazione delle banche. Mentre Obama già è a corto di risorse
La crisi Usa vista dalla Cina
All’origine dei guai attuali c’è anche lo squilibrio profondo tra i paesi in deficit e quelli in surplus commerciale e finanziario. Si rivedono protezionismo e nazionalismo. Ma il “buy american” non è una soluzione. Soprattutto quando a comprare americano sono i cinesi, principali sottoscrittori del debito Usa
Un sistema fondato sui rischi. Altrui
La crisi finanziaria letta sotto l’ottica del rischio: quello delle banche, che nessuno ha saputo governare, e quello degli individui, vittime designate
Ecco gli uomini dell’anno. Da dimenticare
Le nostre nominations per l’errore finanziario del 2008: una bella gara, tra Paulson H., Trichet J. P., la banda Lehman etc., etc. Ma anche Greenspan A. (fuori concorso) e Tremonti G. (sezione Italia) non scherzano
Il nucleo duro della crisi finanziaria
“…Si può uscire da una crisi da indebitamento facendo dei nuovi debiti?…” (J. G. Fredet, 2008). Le cause strutturali del crack rendono difficile una via d’uscita
La crisi e il Fondo monetario internazionale
Finanza globale, interessi nazionali: nel mezzo, un’istituzione sbiadita e ancora legata al “Washington Consensus”. Riuscirà il Fondo a ritrovare credibilità?
Tutti i debiti del mondo
“… Le banche hanno prestato soldi come se non ci fosse un futuro, ma ora il futuro è arrivato”… (Iain Macwhirter, 2008). Qualche fatto e alcuni dati su quel che sta arrivando