Lacunosa e poco trasparente, la manovra di quest’anno non è allineata al Dpb mandato alla Commissione. È infarcita di bonus e tagli fiscali che non è chiaro quanto finiranno per impattare sul funzionamento dello Stato, dalla scuola alla sanità, e sicuramente non creeranno investimenti.
Autori Sezioni: Roberto Romano
Lo Stato inutile nel Dpb del governo Meloni
Non abbiamo ancora la legge di bilancio ma la direzione del governo con il Dpb è abbastanza chiara: via i progetti di riforma, fisco categoriale a vantaggio degli elettori del centrodestra e riduzione del perimetro dello Stato in economia. Investimenti consistenti alla voce “sicurezza” con contorni fumosi.
Perché il rapporto Draghi non è il piano Delors
Il piano intende colmare il profondo gap europeo nell’innovazione e nella ricerca, incluso nel settore difesa. Ma i limiti maggiori riguardano la governance, tanto che l’enorme investimento richiesto rischierebbe di trasformarsi in un gigantesco bancomat per le industrie.
Il sentiero stretto della legge di bilancio a settembre
Le 15 “una tantum” della passata legge di bilancio sono un vincolo difficile da superare. Tanto più con il nuovo Patto di Stabilità e l’Italia sotto infrazione per deficit eccessivo. La programmazione andrà fatta nell’arco di 7 anni. Mentre il “tesoretto” di 13 miliardi è ancora in forse.
L’industria aerospazio e difesa nel contesto Nato
La concentrazione delle vendite, dei profitti e della spesa in ricerca e sviluppo delle multinazionali statunitensi nel settore difesa e aerospazio è tale da condizionare la domanda europea pilotata dalle scelte dell’Alleanza atlantica.
Il rebus del Patto e del voto finale
Sul nuovo Patto di Stabilità e crescita avrebbe dovuto crearsi una convergenza di interessi italiani, francesi e spagnoli, invece ha prevalso un voto nazionalistico. Alla fine abbiamo regole più flessibili ma sempre con effetti fortemente deflattivi, che ci allontanano dalle politiche espansive di Usa e Cina.
Patto di Stabilità e crescita: una storia di fallimenti
Il nuovo Patto di Stabilità deve ancora essere votato dal Parlamento europeo, che – speriamo – può emendarlo. Anche se migliore del vecchio, il testo della Commissione divide i Paesi in buoni, meno buoni e cattivi, di fatto aumentando il divario tra paesi ricchi e poveri.
Legge di Bilancio per e contro i soliti noti
La manovra Meloni è senza progettualità e inutile per impatto economico (inciderà per 0,2 punti di Pil), fatta di tagli lineari, sottofinanziamemto della pubblica amministrazione, appesantimento della Fornero, misure una tantum come il taglio al cuneo fiscale, che pure risulta regressivo in questo quadro.
Nadef senza impatto sull’economia
Andrea Fumagalli, Paolo Maranzano, Roberto Romano
5 Ottobre 2023 | Sezione: Economia e finanza, primo pianoDall’analisi della Nadef la legge di bilancio “muoverà” 30 miliardi ma avrà un impatto di appena 0,2% del Pil. Perché? In osservanza ai precetti neoliberisti e in barba alla Costituzione il governo ha l’obiettivo solo di tagliare le tasse, mentre dovrebbe aiutare la transizione e aumentare la coesione sociale.
Una legge di Bilancio senza risorse
Il governo rivendicherà il suo programma e la sua (lenta) implementazione, mentre i conti dicono che c’è poco spazio, per le minori entrate fiscali. Anche da eventuali privatizzazioni non si aspetta più di un miliardo. È noto però che la spesa pubblica è molto più efficace della riduzione delle tasse. Da il manifesto.