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Autori Sezioni: Guglielmo Ragozzino

Guglielmo Ragozzino scrive attualmente sul manifesto e cura l’edizione italiana di Le Monde diplomatique e dei testi collegati, come gli Atlanti su geopolitica e ambiente. E’ stato redattore di Problemi del socialismo, la rivista di Lelio Basso, ha poi diretto Fabbrica e stato, rivista della sinistra sindacale e in seguito Politica ed Economia. Ha curato la pubblicazione di “Cent’anni dopo”, dialogo sulla Cgil tra Vittorio Foa e Guglielmo Epifani (edizioni Einaudi, 2006) e inoltre ha scritto insieme a Gb Zorzoli un libro sul petrolio, “Un mondo in riserva” (Franco Muzzio Editore, 2006).

L’Europa di spade e di denari

La discussione sull’Europa si intreccia alla manovra economica di casa nostra, che moltiplica le iniquità. Poi ci sono le rivolte in molti paesi, i conflitti che non si fermano. Ci sono altre Europe sotto i nostri occhi, quella delle disuguaglianze, delle guerre, del disastro ambientale. Altre Europe con cui fare i conti. Ne parla Guglielmo […]

La memoria del movimento

I più ingenui tra i detentori del potere credono davvero di insegnare la democrazia a un pugno di riottosi. Solo che i numeri della protesta non tornano e neppure la geografia

Quel bene comune chiamato sole

L’”imperativo energetico” dello studioso tedesco Hermann Scheer è un formidabile documento su un modello di produzione energetica alternativa al petrolio, al carbone e all’atomo. E che prevede una sua gestione decentrata e autorganizzata, dai singoli e dalle popolazioni locali.

Del sole, dell’acqua e dei Monti

L’ambiente del nuovo governo e quello che c’è fuori. Riflessioni di programma, a partire dalla cronaca di due eventi paralleli: il debutto di Monti al senato, una discussione tra ambientalisti sul solare

Le tre Europe con cui fare i conti

La discussione sull’Europa si intreccia alla nuova manovra di casa nostra, che moltiplica le iniquità. Poi ci sono le rivolte inglesi, i conflitti che non si fermano. Ci sono altre Europe sotto i nostri occhi, quella delle disuguaglianze, delle guerre, del disastro ambientale. Altre Europe con cui fare i conti

Promemoria del possibile

Mentre quella di Tremonti è una finta manovra che rinvia a un triennio futuro quella vera, senza neppure indicarne i contenuti, e presenta per il biennio 2012-2013 un pacchetto di interventi tanto superficiali quanto eterogenei, la «Controtremonti» di Sbilanciamoci mette in gioco 50 miliardi in tre anni

Non chiederci il voto

La volontà popolare espressa nei referendum italiani è un modello per l’intero pianeta. Il rispetto della dignità umana e dell’eguaglianza tra le persone, la difesa della natura dal disastro ambientale parlano anche la nostra lingua.

I quattro referendum della vita sobria

Il quesito del nucleare resta, dopo il passaggio in Cassazione. Si rafforzano le prospettive di raggiungere il quorum il 12-13 giugno. Ma ancora di più conta che i cittadini sanno che ora non possono più delegare. Tocca a loro decidere.