Top menu

Autori Sezioni: Francesco Strazzari

usa-2108027_1280

Di crisi in crisi, gli Usa dietro la guerra di Bibi

Ci attardiamo su un Biden “vacillante” per non vedere un’America che all’opposto persegue e consente una strategia della tensione per cambiare a suo vantaggio gli equilibri globali. Nell’ultimo anno un quarto della macchina da distruzione israeliana è stata finanziata da aiuti militari di Washington: 18 miliardi di dollari.

jerusalem-5079658_1280

Il Medio oriente su un folle tavolo da gioco

Riecheggia la dottrina neo-con dell’effetto domino. Gli interessi degli Usa e di Israele convergono. Ma Tel Aviv si troverà esposta al rischio storico del sovraccarico. Mentre la comunità internazionale ripete il mantra due popoli due Stati che non ha più alcun ancoraggio reale.

chess-217701_1280

La guerra è già più avanti

Da tempo gli ucraini colpiscono oltre il confine russo. L’obiettivo Nato sembra essere una gestione più accorta di quanto è già in atto: bilanciare l’equazione delle risorse e impedire al momentum russo di culminare. Nel frattempo, di tavolo negoziale non si parla.

atomic-bomb-2621291_1280

L’Europa alla teologia della guerra

Il Triangolo di Weimar (Macron, il cancelliere Scholz e il premier polacco Donald Tusk) fornisce missili a lungo raggio agli ucraini e innesca rischi di escalation nucleare. L’agenda del riarmo, correndo sul filo del “si vis pacem para bellum”, trova facili apologeti, sempre pronti ad irridere i cosiddetti “pacifinti”.

usa-1935739_1280

L’illusione bellica dell’Occidente

Nella sostanziale afasia sulla guerra contro Gaza, sono le armi a tenere banco. Con o senza la Nato, con o senza le destre al comando dopo il voto europeo si dà per scontato che l’Ue darà ancora più slancio alla spesa per la difesa. Con più commesse per l’industria Usa.

Bandiere dell'Unione Europea vicino all'Eurotower a Francoforte sul Meno, in Germania. REUTERS/Kai Pfaffenbach

L’inevitabile guerra che ci aspetta

Dal 2019 a oggi la spesa militare europea è cresciuta del 25-30%. Per un soggetto politico continentale che nasce su un’ipotesi di pace costruita sulle macerie della seconda guerra mondiale, e che si è a lungo definito «potenza civile», siamo nel bel mezzo di un passaggio epocale.

ice-g2272cedd0_1920

Una missione impossibile ma necessaria

Il viaggio di Xi Jinping a Mosca. Strumentale alle ambizioni egemoniche di Pechino, la visione cinese della pace ambisce a caratterizzarsi per il proprio tratto post-coloniale.L’Europa che fu colonialista ha tutto da perdere da una guerra che non si ferma, e molto da guadagnare da un intenso dialogo con Pechino. Da il manifesto.