Le emissioni di CO2 nel trasporto merci invece di ridursi sono aumentate negli ultimi 20 anni. Che fare? Le 8 raccomandazioni ai ministeri per la transizione energetica del Gruppo di lavoro Italia composto da aziende, associazioni di categoria, università, associazioni ambientaliste, esperti.
Autori Sezioni: Anna Donati
Anche il Governo Draghi promette il Ponte sullo Stretto
È dagli anni ’80 che numerosi governi hanno promesso di avviare i cantieri per realizzare il Ponte sullo stretto di Messina e adesso anche il Governo Draghi si è aggiunto alla lista, promettendo l’avvio per il 2023: una promessa al Parlamento e al Paese tuttavia non credibile.
Ponte sullo Stretto, un odg per un progetto che non c’è
Alla Camera un ordine del giorno apre di nuovo uno spiraglio al progetto del ponte di Messina collegato all’Alta velocità Salerno-Reggio. Ma si tratta di un progetto non finanziato e su cui pende la relazione critica al ministero delle Infrastrutture sostenibili, trasmessa anche al Parlamento.
Le città restano “invisibili” nel piano del governo Draghi
Tanti soldi alle ferrovie ma solo all’alta velocità, poche piste ciclabili e poca attenzione alla mobilità urbana, quella più impattante sull’inquinamento. Il PNRR del governo Draghi non costituisce una strategia efficace per la svolta verso la decarbonizzazione dei trasporti.
L’eterno ritorno del Ponte dei desideri (irrealizzabili)
Con la definizione del PNRR alle porte si torna a parlare insistentemente dell’attraversamento stabile dello Stretto di Messina. Un’opera inutile e dannosa per i suoi costi esorbitanti, gli elevatissimi rischi ambientali, le difficoltà di finanziamento e realizzazione. Sono ben altre le priorità per il Sud.
Draghi alla prova della transizione ecologica
Due le novità in tema ambientale che arrivano con il neonato governo Draghi: il ministro Giovannini ai Trasporti e il dicastero per la Transizione ecologica. Ma prima di esprimere un giudizio compiuto occorre aspettare le azioni e le misure concrete per lo sviluppo sostenibile. Con uno sguardo al PNRR.
Next Generation Italia per la mobilità sostenibile
Un Rapporto di Kyoto Club e Transport&Environment indica la strada: 40 miliardi per la mobilità urbana, l’elettrificazione e la sicurezza stradale. Per il settore trasporti la bozza di PNRR del Governo è debole per una svolta verso la mobilità nelle città, gli investimenti utili e la decarbonizzazione.
Un nuovo Piano industriale per la mobilità sostenibile
Nel Piano Nazionale per la Ripresa e Resilienza finanziato dal Recovery Plan deve affermarsi un chiaro indirizzo strategico: per muoverci liberi e sicuri dopo il Covid e per il rilancio industriale e occupazionale del Paese serve una mobilità collettiva, elettrica, condivisa, ciclopedonale, multimodale.
Decreto Semplificazioni: niente gare e meno ambiente
Affidamenti senza gara, super-commissari, grandi opere, revisione delle procedure di valutazione d’impatto, meno trasparenza e partecipazione. Sono alcune misure della bozza del Dl Semplificazioni approvato “salvo intese” in CDM. Ma non è togliendo le regole che il sistema funziona meglio.
Covid-19: che fine farà la mobilità sostenibile?
Con la fase 2 riprenderanno gli spostamenti di milioni di persone. Per evitare che l’auto privata sia l’unica soluzione, occorre potenziare la mobilità a piedi e in bicicletta e innovare trasporto pubblico e sharing mobility. E puntare su riduzione del traffico, orari della città e servizi di prossimità.