Le vere difficoltà per Alexis Tsipras iniziano adesso. La sua vittoria da sola non basta e il suo programma sarà seriamente messo alla prova dalla realtà politica
Autori Sezioni: Agenor
Renzi non ha cambiato le politiche europee
Fine semestre/ Il semestre italiano si conclude con un fallimento: la commissione Juncker è più politica della precedente. Italia sottorappresentata nella burocrazia di Bruxelles
La guerra in corso tra Draghi e i “falchi”
Euro manovre/Trasferimenti fiscali e un budget comunitario imponente sono necessari per la sopravvivenza dell’Eurozona. La partita con i tedeschi si gioca su questo terreno
La Commissione parla finlandese e lettone
MittelEuropa/La linea politica della Ue non ha cambiato verso. Renzi ha perso sia la battaglia sulle nomine, sia sulle politiche
Il programma di Juncker e quel verso che non cambia
14 pagine per 10 punti, questo il documento con cui Jean-Claude Juncker ha ottenuto il via libera degli eurodeputati alla sua nomina a Presidente della Commissione europea
Quali obiettivi per la Presidenza italiana?
Il governo vuole chiedere un allentamento dei criteri fiscali per scorporare la spesa per investimenti dal computo del deficit. Ma mentre Monti e Letta preferivano la politica dei piccoli passi, Renzi prova il tutto per tutto subito. Una strategia che, da un punto di vista economico, rischia di essere miope e di corto respiro
Ceci n’est pas une union bancaire
L’accordo raggiunto tra Parlamento e Consiglio europeo sul disegno di unione bancaria dovrebbe diventare definitivo a metà aprile. Ben lungi dal favorire una ricapitalizzazione coordinata del sistema bancario europeo, l’accordo sancisce il principio caro a Berlino & Co dell’“ognun per sé”
L’impossibile trinità dell’Italia
Siamo tra i primi in Europa – sopra a Francia, Germania e Olanda – per liberalizzazione e flessibilità del mercato del lavoro ma per ridurre l’alto debito pubblico dovremo applicare la stessa medicina di riforme strutturali adottate in Grecia e Spagna. L’analisi approfondita (e le ricette sbagliate) della Commissione europea
Un “dual mandate” per la Bce
Banche da legare/5 Le prossime elezioni europee potranno contribuire al rilancio di un profondo processo di riforma in chiave democratica delle istituzioni comunitarie
Dietro al mantra delle riforme
Per diventare un paese più competitivo ci dicono sempre che servono “le riforme strutturali”. Ma la maggiore competitività della Germania si spiega solo con la costante compressione dei salari reali, in termini relativi rispetto agli altri paesi dell’eurozona