Sindacati, opposizioni e associazioni si sono ritrovati davanti alla Cassazione per depositare il quesito referendario. Una volta in Gazzetta ufficiale partirà la raccolta delle firme. Landini: “Una battaglia di democrazia”. Da Collettiva.it
Opposizioni politiche e sociali unite per fermare l’autonomia differenziata. Leader di partiti ed esponenti della società civile e culturale si sono ritrovati oggi alla Corte di Cassazione per depositare il quesito referendario che punta ad abolire la legge targata Calderoli.
“Andate tutti a votare”. Questo l’appello lanciato dal segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Per il leader della Cgil si tratta di una “battaglia decisiva”. Occorre infatti, ha proseguito, “cancellare la legge sull’autonomia differenziata che porta a differenziare i diritti alla salute, all’istruzione, al lavoro”. Una legge, quella targata Calderoli, ”che porta alla divisione del paese”, mentre “di fronte a una crisi della democrazia con tante persone che non partecipano più alle elezioni perché non si sentono rappresentate, penso che sia il momento di mettere in campo strumenti che permettano ai cittadini di decidere direttamente della loro vita e il referendum è uno strumento diretto che non delega nessuno”. Ha anche rivendicato la coerenza con i referendum della Cgil “per affermare la libertà sul lavoro. Per essere libero un cittadino non deve morire sul lavoro”.