Fine semestre/ Il semestre italiano si conclude con un fallimento: la commissione Juncker è più politica della precedente. Italia sottorappresentata nella burocrazia di Bruxelles
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Un’occasione sprecata
Fine semestre/ Il turno italiano di presidenza dell’Unione europea si conclude così com’era cominciato: con un nulla di fatto. Nonostante gli annunci, Matteo Renzi non ha cambiato le politiche Ue ed è finito sotto lo schiaffo della commissione Juncker. Che non ha alcuna intenzione di cambiare rotta
Riconversione ecologica, il Lazio ci prova
Dall’inserimento di criteri ecologici e sociali negli appalti pubblici alla creazione di aree ecologicamente attrezzate e all’accesso al micro-credito. Una proposta di legge per la Regione Lazio
Governo, bilanci di fine anno
Dal Jobs Act alla legge di stabilità 2015, passando per la presidenza italiana del semestre europeo, il bilancio dell’azione di governo dopo 10 mesi è molto magro. In Italia occorrono azioni per una politica redistributiva. A iniziare da un intervento sul sistema fiscale che introduca progressività e da una riqualificazione della spesa pubblica
Per una nuova politica industriale e regionale
La politica industriale e regionale è indispensabile non solo in una prospettiva di lungo termine, ma anche al fine di promuovere una ripresa della crescita nel breve e medio periodo
Quale futuro per l’Unione europea?
Una contraddizione di fondo è che la costruzione europea – di cui è evidente la necessaria dimensione istituzionale – è stata finora dominata da una visione che considera le istituzioni un intralcio ai mercati
Un manifesto per l’autogestione
In Italia i cosiddetti worker buyout si stanno diffondendo utilizzando i fondi di mobilità e il Tfr. Ecco perchè le istituzioni pubbliche dovrebbero favorirli
L’ennesimo regalo alle banche?
La Bce sembra ormai pronta ad iniziare il quantitative easing sui titoli di stato. Ma a beneficiarne saranno probabilmente i soliti noti, a cominciare dagli istituti di credito e dalla Germania. L’ennesima beffa ai danni dei paesi della periferia europea
Rompere la solitudine
Sciopero/La crisi, invece di condizionare azioni contro la finanza, è servita ai governi per attaccare il lavoro e trasformarlo in variabile di aggiustamento. Ma non funziona. E in Europa, e nel mondo, ora i lavoratori dicono «basta».
La degradazione del lavoro
Sciopero/Le funzioni improduttive hanno creato i loro eserciti di salariati le cui condizioni sono in generale analoghe a quelle della manodopera organizzata nella produzione
