Il patrimonio immobiliare pubblico vale 400 miliardi. E si potrebbe usare per una nuova e diversa politica delle abitazioni e degli spazi di lavoro, che risponda a un bisogno sociale ampiamente diffuso, riqualifichi i territori e attivi risorse per lo sviluppo. Ecco come
Archivio del autore | redazione
Imprese: meno flessibili, più produttive
Le imprese più innovative sono quelle che offrono ai lavoratori più diritti, sicurezza e stabilità, non quelle dai contratti a breve termine e dal licenziamento facile
Hollande presidente. Speranza per l’Europa
L’elezione di Hollande impensierisce i cantori dell’ortodossia economica e restituisce speranza alla sinistra europea. Il suo programma, pur moderato, può ridare forza a un’Europa diversa
Cooperative: quando il capitale è sociale
Il peso dell’economia cooperativa non è affatto marginale, ma viene valutato secondo criteri inadeguati. Lo dimostrano due recenti studi di Bankitalia e Mediobianca
L’agricoltura dimenticata
Le politiche anticrisi dimenticano un settore fondamentale dell’economia, l’agricoltura, che produce ricchezza effettiva, beni e servizi e rimane il primo gestore del capitale naturale
Il ritorno dei contadini. Parla Vitoria Silvia-Pérez
Il modello dell’agricoltura industriale – ottusamente produttivista – ci porta in un vicolo cieco, ambientale, economico e sociale. Ripartiamo dai saperi contadini
Caro Monti, facciamo due conti
Il presidente del Consiglio ha invitato gli italiani a segnalare gli sprechi da eliminare. La campagna Sbilanciamoci! ogni anno pubblica una “controfinanziaria” con proposte per evitare gli sprechi e usare la spesa pubblica per i diritti, la pace e l’ambiente. Ecco qualche consiglio a Monti
Cancellieri, Riccardi e la cittadinanza a punti
Avallata dai ministri Cancellieri e Riccardi, l’educazione civica “a punti” per gli stranieri è mortificante e paradossale. E troppo in linea con l’accanimento di Maroni
India: crescita senza progresso
Nella “tribal belt”, la grande regione dove vivono le popolazioni adivasi, si concentrano le ricchezze minerarie dell’India, che hanno generato conflitti e ingiustizia sociale, spiega la giornalista Marina Forti
Finta competizione, veri monopoli
Oligopoli, alleanze tacite, forme di collusione: la crescente concentrazione del potere economico-finanziario produce effetti deleteri sull’economia globale
