I conti non tornano/Le perplessità della Commissione europea: quali crediti deteriorati verrebbero acquistati da questo veicolo, e chi dovrebbe farsi carico dell’operazione?
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66. I conti non tornano
Pdf n. 66:
Tutti hanno pagato per la riforma Fornero
I conti non tornano/L’Italia ha finito per conseguire i minori tassi di crescita, i maggiori tassi di disoccupazione e gli aumenti più elevati di povertà e diseguaglianze
La crisi dell’Italia è politica
I conti non tornano/Come contrastare o almeno frenare questa deriva antisociale e antidemocratica? Partiamo dalla ricostruzione della politica
Andare oltre il Pil ma solo a parole
I conti non tornano/Nell”Agenda di inizio anno Renzi aveva promesso un Green Act. Per ora però delle buone intenzioni dei molti progetti del governo non c’è che qualche titolo
Le strade da seguire
I conti non tornano/I contro-pilastri di una politica di sinistra contro le ricette liberiste di Renzi dovrebbero essere la difesa dei beni comuni e del patrimonio pubblico; un piano del lavoro fondato sulla dignità e i diritti delle persone; il ruolo degli investimenti pubblici; la difesa del welfare e dei diritti
La disoccupazione strutturale
I conti non tornano/“È ormai chiaro che la disoccupazione ha caratteri strutturali e che le politiche per combatterla non possono basarsi su strumenti congiunturali”. Una rilettura da Fausto Vicarelli
Un modello per la ripresa
Mesi di negoziati tra il nostro governo e il Fondo monetario internazionale, l’Unione europea e la Banca centrale europea non hanno portato a molti progressi. Una ragione è che tutti i fronti sono troppo concentrati sulle prossime iniezioni di liquidità e non abbastanza su come Grecia potrà risollevarsi e svilupparsi in modo sostenibile. Se vogliamo […]
La chiamano ripresa ma è stagnazione
I conti non tornano/L’ultima nota mensile dell’Istat racconta di un paese ancora in difficoltà, lontano da una prospettiva di vera e propria crescita a breve termine
Reddito di cittadinanza contro l’impoverimento
I conti non tornano/Serve una politica di redistribuzione del reddito. Il rischio è la creazione di una bolla occupazionale che esploderà tra 3 anni alla fine degli incentivi