Risultato della ricerca "il migliore dei mondi"
E se per affrontare la crisi tornassimo al ‘900?
Stato e politica, lavoro e Costituzione non sono cadaveri del secolo passato ma pietre angolari per il futuro. E l’ordine nuovo si formerà per la strada
Troppo grandi per fallire, e anche per essere salvati
Così com’è l’Europa non può salvare un paese come il nostro. Per evitare il disastro, sistema finanziario e Unione dovranno cambiare. E necessariamente l’Italia dovrà cambiare governo
Con Silvio B. dieci anni di declino
Standard & Poor boccia il governo italiano, più tossico del debito, incapace di fare crescere l’economia, responsabile del lungo declino economico del paese
All’Europa serve un “new deal” di classe
La crisi europea viene dagli Stati uniti, dal crollo del “keynesismo privatizzato”. Per uscirne, occorrono politiche opposte a quelle di Maastricht. Un new deal inedito, strumento di una “riforma”, non solo di una “ripresa” che è impossibile nelle condizioni date. E una sinistra di classe su scala continentale
Se fosse l’Europa a battere moneta. Davvero
Mentre si piangeva sull’Europa “incompiuta” molti cambiamenti sono stati già fatti, nell’estate. Ma hanno ristretto ancor più lo spazio della politica e della democrazia. Per provare a muovere su un’altra strada, è il caso di concentrarsi non sul «passo che manca», ma sul «passo negato», «vietato» all’Europa. E costruirne una nuova
Tra tecnocrazie monetarie e speculazione
L’austerità è un’arma spuntata contro gli attacchi dei predoni della finanza. E la cessione di potere alla Bce non ci salverà. Riflessioni sul da farsi, a partire dalla lunga estate pazza
Quando l’Europa ha svoltato a destra
Le buone intenzioni di Lisbona 2000, la svolta neoliberale e gli errori di Europa 2020. Il risultato è una costruzione europea instabile, vulnerabile e impopolare. Si deve ripartire dall’economia della conoscenza e da un’Europa sociale. La vecchia strada ora porta alla depressione mondiale
L’Europa che c’è, e la politica per cambiarla
Il vizio d’origine dell’Europa è il rifiuto del modello federale, ma l’Europa che abbiamo va molto al di là della moneta. Non ripetiamo le occasioni perdute delle sinistre di governo e le campagne anti-Europa dei referendum che non hanno dato risultati. Il punto è cambiare le politiche europee
L’Unione che serve. Intervista a Giuliano Amato
L’azzardo del ’92, la fase “magica” dell’euro, la crisi. “Oggi è evidente che senza una più forte integrazione economica e politica la moneta da sola non può funzionare”. Ma con gli eurobond qualcosa potrebbe cambiare. “Il problema non è la Germania ma il governo che ha”