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Un corso sulla giusta transizione con Alleanza Clima Lavoro

L’Alleanza Clima Lavoro co-promuove, mettendo anche a disposizione 5 borse di partecipazione, il Corso di Alta Formazione dell’Università di Pisa “Ecoesione. Strumenti per promuovere la giustizia sociale nella transizione ecologica” al via dall’11 ottobre 2024 e fino al 16 marzo 2025: tutte le info.

Al via un nuovo corso sulla giusta transizione: l’Alleanza Clima Lavoro co-promuove la terza edizione del Corso di Alta Formazione “Ecoesione. Strumenti per promuovere la giustizia sociale nella transizione ecologica” dei Dipartimenti di Economia e Management, Scienze Politiche, Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa, insieme al Centro Interdisciplinare “Scienze per la Pace” (CISP) e al Centro Interdipartimentale di Ricerca per lo studio degli effetti del cambiamento climatico (CIRSEC) dello stesso ateneo toscano.

Il corso si svolge dall’11 ottobre 2024 al 16 marzo 2025 e si articola in 6 moduli di 12 ore ciascuno, un seminario residenziale conclusivo di 16 ore, e 22 ore di autoformazione per un totale di 110 ore. Il corso si svolge interamente in presenza – il venerdì nell’Aula Magna del Dipartimento di Economia e Management, via Cosimo Ridolfi 10, Pisa e il sabato nell’Aula Savi Orto Botanico, via Luca Ghini, 13 – ed è rivolto a membri di associazioni, organizzazioni nonprofit, organizzazioni sindacali, attivisti/e, policy makers, funzionari/e, imprenditori/imprenditrici, professionisti/e, insegnanti, studiosi/e, operatori e operatrici sociali.

La descrizione dettagliata, il programma completo e le altre info sul corso sono disponibili qui e qui.

La partecipazione al corso è gratuita, salvo il versamento di una quota di compartecipazione per il seminario residenziale finale dal titolo “Immaginare, sperimentare, apprendere per una transizione eco-sociale”, che si terrà sabato 15 e domenica 16 marzo 2025: l’Alleanza Clima Lavoro mette a disposizione 5 borse a copertura di questi costi destinate ad altrettante persone delle proprie organizzazioni e reti che vogliano partecipare al corso.

Per usufruire di questa opportunità, è necessario inviare entro e non oltre venerdì 4 ottobre 2024 una mail all’indirizzo climalavoro@sbilanciamoci.org in cui si indichino, oltre al proprio recapito telefonico e alle motivazioni per partecipare al corso, anche il proprio percorso di studi e lo svolgimento di attività professionali o di volontariato/attivismo sui temi al centro del corso.

Gli obiettivi del corso

Il corso si caratterizza per una forte prospettiva interdisciplinare sulla crisi climatica e la transizione ecologica, con particolare attenzione alle dimensioni sociali, economiche, politiche e culturali di tali fenomeni. Propone ai/alle partecipanti una riflessione critica sulle politiche di contrasto al cambiamento climatico (mitigazione, adattamento, ecc.) e sui rischi di diseguaglianza ed esclusione nel processo di transizione, coniugando ipotesi teoriche e analisi di casi ed esperienze. Inoltre, il corso offre ai/alle partecipanti la possibilità di tradurre in pratica i contenuti appresi attraverso lavori di gruppo e un laboratorio esperienziale di partecipazione e mediazione dei conflitti. Più in particolare, il corso mira a:

  • generare una maggior consapevolezza delle sfide poste dalla necessità di una “giusta transizione” verso economie e società sostenibili e carbon neutral;
  • promuovere una comprensione sistemica delle sinergie e dei compromessi tra azioni per il clima, impatti del cambiamento climatico e considerazioni di equità e giustizia, con particolare attenzione al ruolo delle politiche sociali;
  • testare modelli per simulare i costi socio-economici e valutare le implicazioni delle politiche di decarbonizzazione allo scopo di migliorarne l’efficacia e la sostenibilità sociale;
  • diffondere strumenti e metodi della ricerca scientifica per l’analisi delle politiche sostenibili e la prevenzione e gestione dei conflitti;
  • riflettere sui processi di governance, partecipazione e apprendimento finalizzati a rafforzare l’inclusione e a minimizzare gli effetti distributivi negativi e le disuguaglianze;
  • sviluppare strumenti per promuovere l’effettiva partecipazione dei soggetti più coinvolti nelle diverse fasi del ciclo di policy (progettazione, implementazione, gestione dei conflitti, valutazione dell’impatto);
  • condividere percezioni ed esperienze sui rischi della crisi climatica, valorizzando le conoscenze dei partecipanti e il loro ruolo di agenti di cambiamento;
  • contribuire all’ampliamento dell’interazione tra comunità accademica e attori sociali.