Il 25 marzo 2022 alla Camera del Lavoro di Torino, si sono incontrati lavoratori e lavoratrici, cittadini e cittadine, amministratori, ministri, oltre a CGIL e FIOM Cgil, la campagna Sbilanciamoci!, le associazioni Kyoto Club, Legambiente, MotusE, Transport & Environment e WWF.
L’incontro tra il sindacato, le organizzazioni ambientaliste e le istituzioni ha dato vita ad un tavolo permanente, una nuova alleanza per la giusta transizione alla mobilità elettrica e sostenibile.
Nel corso del convegno, il ministro Enrico Giovannini si è dichiarato disponibile a rendersi promotore di un incontro con i Ministri coinvolti sulla transizione dell’automotive.
Auspichiamo che questo avvenga prima del varo del regolamento sul settore, previsto dal decreto caro energia e sviluppo industriale.
La drammatica guerra della Russia all’Ucraina, nello scenario già perturbato dalla crisi pandemica, climatica ed energetica, ha aggravato le difficoltà nella catena globale degli approvvigionamenti, nonché l’incremento dei prezzi delle fonti fossili e delle commodity alimentari, già in aperta competizione con i biocarburanti. È quindi ancor più urgente mantenere la barra dritta sul percorso di una giusta transizione ecologica: nessun rallentamento, nessuna deviazione anzi, al contrario, la transizione è la risposta per anticipare e prevenire le conseguenze di queste e prossime crisi.
Non sarà certo spostare di qualche anno la data della fine della vendita dei motori a combustione interna a salvaguardare i posti di lavoro, anzi questo rischierebbe di farne perdere molti di più. Servono politiche proattive del lavoro, innovazione, anticipazione e coerenza. Il mercato globale dell’automotive fondato sui motori endotermici termici è destinato a ridursi sempre di più fino al suo esaurimento finale. Bisogna guidare la transizione alla mobilità sostenibile e alla elettrificazione dei trasporti, senza continuare a buttare risorse in produzioni insostenibili.
Next Generation EU, le politiche climatiche (Fit for 55%) e il phase out dai motori termici nel 2035 pongono con urgenza il tema di coerenti e coraggiose politiche pubbliche necessarie per la riconversione urgente dell’intero settore. La transizione ecologica e le politiche europee non sono minacce, ma straordinarie opportunità di crescita. Il governo sappia cogliere il valore di questa trasformazione e dell’alleanza sociale e industriale per il settore dell’automotive, della mobilità sostenibile, a emissioni zero, anche pubblica e condivisa, che siamo riusciti a costruire. Insieme ma disposti ciascuno a fare la propria parte.
Incompetenza e burocrazia stanno bloccando oggi 180 GW di rinnovabili, il triplo del già installato: se Governo e Regioni accelerassero le procedure autorizzative, Elettricità Futura (Confindustria) prevede l’installazione di 20GW all’anno, sostituendo 15 miliardi di metri cubi di metano in tre anni, sette volte di più di quanto si potrebbe disporre dai giacimenti nazionali. Rinnovabili, risparmio ed efficienza nell’uso dell’energia e delle risorse, elettrificazione della mobilità e del trasporto pubblico sono occasione di rilancio, la conferma di una storica tradizione industriale, identificando il ruolo del nostro Paese, base di arricchimento, di rinnovo di competenze e formazione di saperi, di valorizzazione dei nostri territori.
Ci impegniamo nei prossimi mesi a continuare questo percorso di elaborazione, di proposte, di iniziativa comune tra sindacato, associazioni ambientaliste e altre organizzazioni, con la volontà di contribuire ad accelerare – nell’alleanza con il mondo del lavoro – la transizione ecologica e la mobilità sostenibile nel nostro paese.
Documento finale
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La diretta dell’evento
Le interviste del convegno “Mobilità sostenibile al lavoro”
Rassegna stampa del convegno
Qui la rassegna stampa del convegno “Mobilità sostenibile”