Il DEF 2015 mette la R&S in luce come la medicina per rilanciare l’economia, ma non la risparmia, come i suoi predecessori, dalla scure della politica di austerità e ricicla, confezionandoli a nuovo gli strumenti già avviati dal governo Monti e Letta.
Archivio | Aprile, 2015
DEF 2015: stagnazione e depressione economica assicurate
Il Documento di Economia e Finanza del 2015 è un documento senza qualità, senza prospettive, senza una strategia di politica economica capace di far uscire il paese dalla crisi.
DEF 2015, la trappola dell’ottimismo
Fin dall’incipit (“L’economia italiana nell’ultimo trimestre del 2014 è uscita dalla recessione”) il DEF 2015 trasuda ottimismo. Secondo il DEF le cose vanno bene, anche meglio del previsto. La svalutazione dell’euro e i bassi prezzi del petrolio creano un quadro favorevole alla crescita, trainata dalle esportazioni.
Il sogno chiuso in bunker
Saskia Sassen aveva portato l’attenzione sulle “espulsioni” che si verificano a livello mondiale in un libro in cui si mettono in luce logiche e procedure, ma soprattutto emerge un processo ormai in atto: via via si ridefiniscono, stravolgono anche, confini, rapporti, “margini” tra sistemi ed economie “nazionali” come tradizionalmente intesi.
Senza il vento della storia
Che fare sulle imposte alle imprese?
Che cosa è possibile fare sulla tassazione sulle imprese? Per aumentare il gettito e l’equità più che aumentare le aliquote serve intervenire sul recupero dell’evasione e dell’elusione.
Dal Ttp al Ttip, il libero commercio nuoce al mercato
Rotta a oriente/L’Europa dovrebbe apprendere la lezione del Trattato transpacifico, dove sono aumentati a dismisura i prezzi dei farmaci
Il ruolo di Pechino
Rotta a oriente/Il Trattato trans-pacifico Tpp anticipa il Ttip Europa-Usa e porta i prezzi dei farmaci alle stelle. Mentre la Cina moltiplica gli investimenti nel vecchio continente, globalizza banche e assicurazioni, apre una nuova via della seta e punta sulla finanza
Le nuove istituzioni del capitalismo “rosso”
Rotta a oriente/Stanno nascendo una banca dei Brics, un fondo per la protezione dalle oscillazioni dai cambi, uno per la Nuova via della seta e un altro ancora per la cooperazione. Infine, la Banca asiatica per lo sviluppo
Così si internazionalizza l’economia cinese
Rotta a oriente/Più investimenti all’estero, strutture finanziarie regionali e globali, una nuova via della seta, banche e assicurazioni global, via le barriere ai movimenti di capitali