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Archivio | Agosto, 2011

Dove va il welfare italiano

Il sistema pensionistico è quello che determina la vita e la morte delle persone. Si tratta insomma del più rilevante tra i temi politici. Andrebbe affrontato con rispetto e cautela e non con il disprezzo e la superficialità delle discussioni attuali

Una tassa per ripulire il Bel Paese

Un emendamento radicale alla “manovra” propone di ricavare 3 miliardi da una tassa sulle emissioni di CO2 e di utilizzare la somma per ridurre i prelievi su Ires e Irpef. Alla prima Carbon Tax potrebbero affiancarsi altre tassazioni di inquinanti, dando una spinta consistente al sistema industriale verde.

Il diritto al default come contropotere finanziario

Una finanza mondiale grande otto volte l’economia reale non è sopportabile. La politica monetaria aiuta la speculazione e solo il diritto all’insolvenza degli stati potrebbe smontarne il potere. L’Europa potrebbe cambiare le regole e unire le sue politiche fiscali

L’Unione che serve. Intervista a Giuliano Amato

L’azzardo del ’92, la fase “magica” dell’euro, la crisi. “Oggi è evidente che senza una più forte integrazione economica e politica la moneta da sola non può funzionare”. Ma con gli eurobond qualcosa potrebbe cambiare. “Il problema non è la Germania ma il governo che ha”

Solo un Leviatano può salvarci

Non è vero che i mercati hanno espropriato gli stati. È vero, invece, che gli stati hanno abdicato a favore dei mercati. È ora che tornino, dopo il fallimento dell’Unione così come disegnata dai Trattati

Pareggio di bilancio, maneggiare con cura

Mentre l’Europa, nel pieno dalla crisi, riflette sul suo approdo istituzionale, la stessa crisi spinge in Italia l’ipotesi di inserire il pareggio di bilancio in Costituzione. Ma oggi non è la Carta a impedire il pareggio. E forzare le istituzioni fiscali in un perenne stato di eccezione può essere molto pericoloso

Lo stato dell’Unione, tra mercato e democrazia

Un’unione politica senza politica economica, una moneta senza stato, una forma di governo senza governo e senza bilancio. L’integrazione europea si è appiattita sul mercato ma l’Europa non si esaurisce nelle politiche liberiste. Quello che serve sono nuove basi democratiche per il processo d’integrazione