Mentre la finanza ha ripreso il suo gioco globale, fa molti passi avanti la proposta di tassare le transazioni finanziarie. Ma il governo italiano non se ne accorge
Archivio | Ottobre, 2010
La (ri)volta del cibo
Concentrazione, accaparramento, speculazione. Le cause che erano alla base della crisi alimentare del 2007 sono tuttora presenti. E non possono essere risolte con una modernizzazione forzata
Ligresti campione d’Italia
Il gruppo che fa capo all’imprenditore di Paternò riassume il modello italiano di business nella sua forma più pura: scarsi rischi e alti utili, profitti privati e perdite pubbliche. Dagli esordi immobiliari alla profonda crisi attuale – ignorata dalla Consob dormiente – i numeri di una storia tutta italiana
La parabola dell’interesse generale
Se la dimensione economica esclude tutte le altre, l’idea di “interesse generale” si perde e quest’ultimo esce di scena. Svuotando il ruolo della politica
Idee resistenti. L’editoria sociale a Roma
Il programma della seconda edizione del Salone dell’editoria sociale. Una lezione di Saskia Sassen, il libro di Arrighi, il volume “Dopo la crisi”. E molto altro
Il declino di Bassolino visto da vicino
In un libro di Mariano D’Antonio, economista ed ex assessore al bilancio nella giunta campana, la parabola discendente di una stagione
Benetton: dal mercato alle rendite
Dall’abbigliamento alle autostrade e autogrill. La parabola di un gruppo che ha vissuto una mutazione genetica, partendo da un un business di successo per poi legarsi progressivamente al carro pubblico. E portandosi dietro grossi problemi di indebitamento
Quando il microcredito incontra le corporation
Dalla microfinanza per includere i poveri al business sociale. Il premio Nobel Yunus spiega come “si può fare”. Alleandosi con le multinazionali
Fare scooter a 40 cent all’ora
Nello stabilimento di Zonghsen del gruppo Piaggio gli operai cinesi fabbricano scooter a 160 euro al mese, 235 con gli straordinari. I risultati di un’inchiesta Fim-Cisl e Iscos
La società ancella dell’economia
L’effetto lungo del liberismo sulla cultura e sull’economia, analizzato attraverso due parole-simbolo: flessibilità e globalizzazione. Usate e abusate per negare un’autonomia della società rispetto a presunte leggi economiche