La politica, la scienza, il futuro. Il clima non migliora dopo Flopenaghen. Cosa possiamo cominciare a fare per evitare il peggio
Archivio | Febbraio, 2010
Anche l’Europa ha i suoi (Stati) subprime
In Grecia, Spagna, Portogallo l’origine della crisi è nell’esplosione del debito estero. Mentre gli occhi di tutti si concentravano sul debito pubblico, la finanza privata ha allegramente prestato soldi a paesi al di sotto degli standard di affidabilità. Una distrazione frutto dell’ideologia mercatista
Bce, si parla di nomi ma non di sostanza
Draghi o Weber? Si scommette sul futuro presidente della Banca centrale europea, nel pieno della tempesta. Ma che cosa farà il nuovo presidente?
Tempi duri per le casse della solidarietà
Le organizzazioni della società civile in difficoltà in tutto il mondo: cresce la domanda per il loro intervento, diminuiscono le entrate. Un’indagine
Gli ammortizzatori sociali non bastano
Gli strumenti di sostegno al reddito – quando ci sono – sembrano diventati l’unica ricetta contro la crisi. Ma non servono affatto a far ripartire l’economia
Alitalia e la perdita della memoria
Trucchi e bugie sulla privatizzazione di Alitalia, che ha inaugurato l’oligo-liberismo: una politica industriale gestita in totale opacità. La ricostruzione in un libro
Tre episodi di ordinaria protezione civile
Le emergenze vere dimenticate, quelle che non finiscono, i tesoretti nascosti. Storie quotidiane dall’interno del sistema che adesso è sotto accusa
Paradisi e inferni, le tasse in libreria
L’extra-risparmio degli italiani è esattamente uguale al di più di evasione fiscale: coincidenza? Suggestioni e proposte in due libri: Convenevole e Lupi
Ingiustizia e casinò. Biografia della crisi
Alle radici del crollo la crescente diseguaglianza e l’illusione di calcolare l’incertezza. La lezione magistrale a Roma Tre di Robert Skidelsky, biografo di Keynes
Francia-Germania, l’asse incrinato
Sarkozy annunciava che il peggio della crisi era passato, ma i fatti del presente lo contraddicono. In primis, il confronto con la Germania: ora Parigi teme lo sganciamento