La coesione sociale è affidata all’Agenda di Lisbona. Che puntando su occupazione e competitività, ha lasciato al mercato del lavoro la lotta alla povertà e l’inclusione sociale
Archivio | Maggio, 2009
Germania, il motore che fa il freno
Un ruolo crescente sullo scacchiere politico-economico, con poca voglia di esercitarlo. E banche piene di guai. Il ristagno tedesco nella crisi economica e finanziaria europea
A mani nude sull’acqua, dopo Istanbul
Il Forum mondiale nega il diritto umano all’acqua, l’Italia marcia verso l’obbligo di privatizzare i servizi idrici. Riflessioni sulle strategie del movimento
Lo stato sociale privato-pubblico
Chi parla di privatizzazione dello stato sociale sbaglia. Il progetto del Libro bianco di Sacconi pubblicizza il privato. Rimuovendo il welfare state, ma anche Einaudi
Libro Bianco, memoria corta. Il welfare al mercato in crisi
Il grande crollo non ha scalfito le certezze del Libro Verde: così anche il nuovo piano del governo sul welfare consegna pensioni e sanità alla capitalizzazione e ai privati. Aggiungendo incertezza a incertezza, ed evitando di guardare quel che sta succedendo nel mondo
Le tasse dell’Europa. Come fare un bilancio nuovo
Votiamo per l’Europa, ma quante risorse diamo all’Europa? Il dibattito sul bilancio dell’Unione va riportato a equità, democrazia e trasparenza. Ecco alcune proposte
Il modello giapponese, evitare con cura
Stagnazione, crisi della domanda interna, denatalità, invecchiamento. Per l’Europa – e soprattutto per l’Italia – si profila un destino giapponese?
Lo sforzo dell’innovazione per uscire dal tunnel
Modificare la distribuzione o la produzione? Per uscire dalla crisi, meglio guardare a tutti i suoi aspetti, a partire dal deficit italiano in innovazione e tecnologia
Il Ponte va, come se niente fosse
Crisi economica ed emergenza-territorio non fermano la mega-opera. Firmato l’accordo tra la Società Stretto di Messina e Eurolink spa
Un New Deal globale fondato sul lavoro
Non è crollato solo un castello finanziario. È saltato il meccanismo di alimentazione della domanda globale degli ultimi 15 anni, e con esso un ordine culturale, politico ed economico. Adesso siamo di fronte a un bivio: un nuovo patto economico, sociale e geopolitico, oppure il protezionismo populista