Dalle rendite finanziarie all’evasione, dalla spesa militare all’open source. Le 100 proposte di politica economica della Campagna Sbilanciamoci!
La chiusura del forum annuale della Campagna Sbilanciamoci! è stata segnata dal lancio di un documento che rappresenta l’alternativa possibile alla politica economica del governo. Il documento, “100 punti per un’Italia capace di futuro”, raccoglie da un lato l’analisi della manovra estiva proposta dal governo Berlusconi da parte della rete di organizzazioni che compongono la campagna, dall’altro un articolato sistema di proposte, 100 punti che spaziano dalla politica fiscale alle misure per la difesa dell’ambiente, dal welfare alle spese militari, dall’altra economia ai costi della politica. Si tratta della base su cui si poggerà la costruzione della “contro-finanziaria” che Sbilanciamoci! presenterà ad ottobre.
Pilastri che sostengono la proposta sono una serie di misure in grado di garantire nuove entrate (o minori spese) al fine di rilanciare lo stato sociale, la spesa ambientale e la solidarietà nel nostro paese. L’armonizzazione delle rendite finanziarie al 23% appare come uno degli obiettivi principali a ristabilire una giustizia fiscale in Italia. A questo si affianca la richiesta di un ritorno a una lotta strenua all’evasione fiscale. Questi due punti, assieme a rimodulazione delle aliquote, contrasto dei paradisi fiscali e una serie di tasse di scopo, offrono lo spunto per il lancio di una giornata di mobilitazione in tutto il paese per la giustizia e la legalità fiscale.
Nuove entrate potrebbero poi provenire dalla riduzione del 20% delle spese militari, dalla revisione delle convenzioni private in campo sanitario (che costituiscono una grossa fetta della spesa sanitaria e dei suoi sprechi ed abusi), dal ritiro dei fondi alle scuole private, dal passaggio della Pubblica Amministrazione su piattaforme informatiche open source, da una drastica riduzione dei costi della politica per riportarla su livelli europei.
Le risorse così recuperate possono permettere importanti investimenti mirati alla costruzione di un diverso modello di sviluppo.
Sul fronte ambientale si propone l’abbandono dei programmi nucleari e e del programma di grandi opere. Anziché TAV e ponte sullo stretto, Sbilanciamoci! Immagina un grande sistema di piccole opere con massicci investimenti pubblici per la mobilità sostenibile nelle aree metropolitane e un piano di incentivi per le energie rinnovabili.
I punti forti delle tante proposte relative al welfare partono dalla costruzione di 3000 nuovi asili nido e dall’introduzione di una quota capitaria (come avviene per la sanità), che potrebbe dare certezza ai finanziamenti per le politiche sociali.
Sul fronte delle imprese incentivi e prestiti agevolati alle imprese che innovano e siano stimolo di animazione sociale, ingenti risorse per la ricerca e un finanziamento di 1 miliardo di euro sotto forma di credito di imposta per le imprese che decidano di trasformare i precari in lavoratori dipendenti.
Infine, le 100 proposte devono essere accompagnate da una revisione degli indicatori utilizzati ad oggi per misurare e valutare la qualità dello sviluppo, la ricchezza, la coesione sociale e la sostenibilità ambientale.