Russian president mentioned a potential settlement to end his war in Ukraine on Friday during Kyrgyzstan press conference and following the exchange of convicted arms dealer Viktor Bout for US basketball star Brittney Griner. Da The Guardian.

Russian president mentioned a potential settlement to end his war in Ukraine on Friday during Kyrgyzstan press conference and following the exchange of convicted arms dealer Viktor Bout for US basketball star Brittney Griner. Da The Guardian.
Alors que les frappes russes se poursuivent sur les infrastructures civiles, le chef de l’Etat évoque « les garanties de sécurité » à accorder à Moscou après la guerre. Da Le Monde.
Almost 300 activists, many young and from the diaspora, gathered to try to forge a common path, beyond struggling against Vladimir Putin and the war in Ukraine. Dal New York Times.
A dieci anni dal premio Nobel per la Pace all’Unione Europea, il Movimento europeo che ne fa da cemento in Italia ricorda l’art.11 della Costituzione e stimola negoziati per l’Ucraina.
L’ex cancelliera è contraria all’idea di mandare carri armati ad alta tecnologia a Kyiv in quanto ancora conta sulla possibilità che la Germania riesca a esercitare qualche pressione sulla Russia. L’esito degli accordi di Minsk ci mostra i danni di una pace frettolosa. Da Il Foglio.
Papa Francesco in un’intervista alla rivista dei gesuiti America. “Ho anche pensato di fare un viaggio, ma ho preso la decisione: se viaggio, vado a Mosca e a Kiev, in entrambe”. Da Avvenire.
Almeno 450 milioni di euro è la cifra che l’Italia ha già dato da febbraio scorso per rifornire l’Ucraina di armamenti. In deroga alla legge 185 sulla trasparenza del commercio di armi.
La formuletta banale, con cui i nostri politici locali – di maggioranza e di gran parte dell’opposizione – assicurano la loro fedeltà “europea ed atlantica” nega una realtà sempre più evidente. Che tra gli scopi di questa guerra, forse la principale, vi è quella di tenere l’Europa divisa e sottomessa. Da Il Fatto
Dire che la Russia è sponsor del terrorismo significa tagliare tutti i ponti. L’Unione europea e il Parlamento Europeo non sono la Nato, non sono un’alleanza militare, ma organismi democratici che possono e devono giocare un ruolo di fermezza, mantenendo sempre aperti i canali diplomatici.
Sono quattro gli italiani che all’Eurocamera hanno votato contro la risoluzione che definisce la Russia Stato sponsor del terrorismo. Tra questi tre militano nei Socialisti & Democratici: l’indipendente Francesca Donato e i 3 di S&D Pietro Bartolo, Andrea Cozzolino e Massimiliano Smeriglio. Astenuta l’intera delegazione del M5S. Dall’Ansa.