Fine semestre/ Sanzioni evitate, ma solo per tre mesi. Le lobbies industriali bloccano i tetti sulle emissioni. E per i migranti stop all’accoglienza con Triton
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Tutti gli errori dell’Unione
Fine semestre/ L’unica soluzione sarebbe un piano di investimenti vero. Ma i soldi di Juncker sono una finta: disponibili solo pochi miliardi. Così l’Ue rischia di disgregarsi, non rimpianta da nessuno
Un’occasione sprecata
Fine semestre/ Il turno italiano di presidenza dell’Unione europea si conclude così com’era cominciato: con un nulla di fatto. Nonostante gli annunci, Matteo Renzi non ha cambiato le politiche Ue ed è finito sotto lo schiaffo della commissione Juncker. Che non ha alcuna intenzione di cambiare rotta
Renzi non ha cambiato le politiche europee
Fine semestre/ Il semestre italiano si conclude con un fallimento: la commissione Juncker è più politica della precedente. Italia sottorappresentata nella burocrazia di Bruxelles
L’Europa per sconfiggere la paura
Fine semestre/ E la paura collettiva, di massa, quella che per Levi rappresenta il contrario della libertà, che «ha permesso la nascita del fascismo, del nazismo e di tutte le altre più o meno individuate tirannie»
Governo, bilanci di fine anno
Dal Jobs Act alla legge di stabilità 2015, passando per la presidenza italiana del semestre europeo, il bilancio dell’azione di governo dopo 10 mesi è molto magro. In Italia occorrono azioni per una politica redistributiva. A iniziare da un intervento sul sistema fiscale che introduca progressività e da una riqualificazione della spesa pubblica
Quale futuro per l’Unione europea?
Una contraddizione di fondo è che la costruzione europea – di cui è evidente la necessaria dimensione istituzionale – è stata finora dominata da una visione che considera le istituzioni un intralcio ai mercati
L’ennesimo regalo alle banche?
La Bce sembra ormai pronta ad iniziare il quantitative easing sui titoli di stato. Ma a beneficiarne saranno probabilmente i soliti noti, a cominciare dagli istituti di credito e dalla Germania. L’ennesima beffa ai danni dei paesi della periferia europea
Spiacevoli conseguenze
Le ultime dichiarazioni del presidente della Commissione Juncker non lasciano spazio a dubbi: l’Italia deve accelerare sulle riforme, altrimenti “le conseguenze potrebbero essere spiacevoli”. Parole a dir poco minacciose e la richiesta di un ulteriore giro di vite per inseguire una competitività assunta a fine in se stesso. Dobbiamo abbattere il costo (e i diritti) […]
Sindacati-governo, il conflitto è globale
Sciopero/Dall’India alla Spagna, al Belgio le organizzazioni dei lavoratori chiamano alla lotta contro i tagli neoliberisti al welfare e ai diritti dei lavoratori
