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Archivio | Italie

La miccia accesa dei Cie

Dal Friuli alla Calabria divampano le proteste nei Centri di identificazione ed espulsione. Ma le politiche del rifiuto non solo non funzionano ma hanno anche un costo salato: 1 miliardo e 600 milioni in dieci anni. Vi riproponiamo il dossier elaborato da Lunaria

Giorgio Airaudo: un new deal per l’Italia

Gli interventi sul reddito e quelli sul lavoro devono procedere di pari passo. Si potrebbe sperimentare un’alternanza tra orario di lavoro e salario di cittadinanza ma evitando le storture della “staffetta generazionale”. Intervista al deputato di Sel

Ilva, perché occorre nazionalizzarla

La famiglia ha già perso nei fatti la titolarità sostanziale dell’azienda e la nazionalizzazione consentirebbe una politica di alleanza con un altro grande gruppo internazionale, presumibilmente asiatico

Il Cavaliere piangente

È stato assai benevolo l’ascolto dello show di Berlusconi sabato scorso da parte del Colle e di Palazzo Chigi, Napolitano e Letta, seguiti da tutta la stampa hanno sentito solamente che il Cavaliere non intende far cadere il governo. Sono stati incredibilmente sordi su tutto il resto, i soli a non aver sentito che egli […]

Partiti o comitati elettorali?

La requisitoria contro i partiti, fatta propria da amici carissimi oltre che cittadini specchiati, come Marco Revelli, è approdata sul loro esponente più fragile, il Partito democratico, dimostrando che l’esito ne è la trasformazione del partito in semplice comitato elettorale. Che cos’era un partito se non un’idea e proposta di società, fatta propria da una […]

Cosa succede a via Solferino?

Dall’ascesa della famiglia Agnelli, oggi primo azionista, all’ingresso di Urbano Cairo. Una cronaca ragionata degli ultimi eventi che hanno cambiato l’assetto proprietario del principale quotidiano italiano, il Corriere della Sera. Da sempre crocevia delle vicende del capitalismo nostrano

Le non-esistenze dei precari a vita

Nel dibattito sul reddito garantito c’è una incomprensione di fondo per cui chi promuove il reddito da lavoro non si rende conto che, pur senza cartellini da timbrare, i precari lavorano eccome