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Archivio | Italie

Da Gentile a Gelmini, e ritorno

Scuole superiori: non è una riforma, è un aggiustamento dell’esistente. Resta il buco nero delle medie, resta la gerarchia tra licei, tecnici e professionali, si archivia la società della conoscenza, si accentua il rischio che a 14 anni già tutti i giochi si chiudano. Mentre dovrebbero aprirsi, per il futuro del paese

Apprendisti e stregoni al lavoro

Sono 126mila i quindicenni né-né, fuori da scuola e lavoro. Per maggioranza e governo la soluzione è semplice: vadano a lavorare, con contratti di apprendistato, e addio all’innalzamento dell’obbligo scolastico. Una ricetta irrealistica e retrograda. Ma che non si combatte continuando a mettere steccati tra scuola e lavoro

Trenta per cento: Gelmini sbaglia i conti

L’annuncio, la necessaria correzione, il pattinaggio amministrativo. Ma il messaggio del tetto del 30% agli stranieri in classe è chiaro: quelle ragazze e quei ragazzi sono un problema, un danno da ridurre. Così si ignorano i numeri reali, si calpestano le esperienze concrete e autonome delle scuole, e si impone un modello di società chiusa