I parte. Si parla sempre di previdenza, ma quanti hanno letto il bilancio dell’Inps? Un intervento sulle pensioni, tra giustizia e ragione, si riflette su qualche numero
Archivio | Italie
Lavoro e crescita, cosa è successo
A partire dal decennio novanta la crescita nella produttività del lavoro ha subito in Italia un forte deterioramento, ponendo il paese agli ultimi posti nella graduatoria mondiale
Chi c’è, chi non c’è
Lavoro, pensioni, tasse. La manovra si accanisce contro chi la crisi l’ha già pagata. E la aggrava. Grandi assenti: patrimoni ed evasione fiscale. C’era un’altra strada? Sì.
Diamo una Chance alla pubblica istruzione
Chi è e cosa può fare Marco Rossi Doria, neosottosegretario all’Istruzione del governo Monti. Per voltare pagina, e non solo rispetto a Berlusconi-Gelmini
Le ragioni a favore dei sussidi a chi non lavora
L’Italia è il meno generoso tra i paesi Ocse nella spesa per i sussidi di inoccupazione e disoccupazione. Così i giovani restano del tutto scoperti. Un aumento dei sussidi sarebbe utile anche per la crescita e contro il sommerso
Stranieri, la civiltà scritta sul suolo
Negare lo “ius soli” è una follia. Non si tratta solo di democrazia e universalismo, ma del senso della nostra repubblica. Eppure continuiamo a comportarci follemente
Del sole, dell’acqua e dei Monti
L’ambiente del nuovo governo e quello che c’è fuori. Riflessioni di programma, a partire dalla cronaca di due eventi paralleli: il debutto di Monti al senato, una discussione tra ambientalisti sul solare
Quello che Monti non dice
L’equità è possibile, basta fare delle scelte: sia nelle spese da tagliare – quelle militari e per le grandi opere innanzitutto – che nella politica fiscale, con patrimoniale e fisco progressivo. Di tutto ciò non c’è traccia per ora nel programma Monti
Governo, un lavoro da specialisti?
Fitta la lista degli economisti al governo. Hanno ricevuto molti complimenti, qui poniamo una domanda: usciranno dai limiti della loro specializzazione per vedere la società?
Monti, un programma che non può funzionare
L’obiettivo era ottenere la fiducia del Senato e quella virtuale dei mercati. Sulla prima non c’è dubbio, sulla seconda si vedrà. Ma sulla capacità concreta di affrontare i nodi della crisi, c’è molto da preoccuparsi